Eni, possibile spin off da fusione retail e green
Eni starebbe puntando a scorporare una partecipazione di minoranza dalla nuova entità che nascerà dalla fusione dei business retail e rinnovabili annunciata a febbraio con il piano strategico 2021- 2024. Lo spin off sarebbe propedeutico alla quotazione da effettuare entro il prossimo anno. A rilanciare tale ipotesi è stata ieri l’agenzia Reuters, secondo la quale il progetto servirebbe a raccogliere risorse per finanziare la transizione energetica del gruppo guidato da Claudio Descalzi. La combinazione di retail e rinnovabili potrebbe valere circa 10 miliardi di euro. Il gruppo, interpellato dall’agenzia, si è limitato a rimarcare « che, come abbiamo detto alla presentazione del nostro piano strategico, considereremo le opzioni che ci consentiranno di liberare valore dall’integrazione tra retail e rinnovabili » . Sul tavolo, quindi, le ipotesi sono diverse. Di certo per ora c’è che, come da piano, la fusione farà leva sulla già ampia base clienti Eni, in crescita da 11 a 15 milioni, e su un aumento della fornitura di energia green da 4 gigawatt a 15 gigawatt rispettivamente al 2024 e al 2030, con un ebitda raddoppiato a quasi un miliardo nel 2024. Quanto ai tempi, « entro giugno avremo la società completamente integrata » , aveva detto Descalzi al Sole 24 Ore dopo il piano. ( Ce. Do.)