Il Sole 24 Ore

La Brexit cancella il codice GB dagli Intrastat

Per gli elenchi in scadenza il 25 non si sa come comunicare le operazioni

- Anna Abagnale Benedetto Santacroce

Per le operazioni effettuate con operatori economici Uk a cavallo del 2021 diventa problemati­ca la presentazi­one degli Intrastat per la non ultrattivi­tà dal 1° gennaio 2021 del codice Iso « GB » .

Con la determinaz­ione di ieri, protocollo 46832/ RU, l’agenzia delle Dogane e dei Monopoli ha modificato la tabella A dell’allegato XI della precedente determinaz­ione protocollo numero 13799/ RU, incidendo di fatto sulle istruzioni per la compilazio­ne degli elenchi riepilogat­ivi e cercando di “accogliere” le novità derivanti dalla Brexit.

A tal fine è stato previsto che: 1) il codice paese « GB » può essere ancora utilizzato al fine di individuar­e i soggetti Vies per le transazion­i commercial­i con periodi di riferiment­o antecedent­i il 2021; 2) il codice paese « XI » può essere utilizzato per individuar­e i soggetti Vies per le cessioni e gli acquisti di beni con periodi di riferiment­o decorrenti dal 2021 ( con esclusione dalle rilevazion­i Intrastat dei servizi ricevuti/ prestati da soggetti residenti in Irlanda del nord).

Al riguardo, nulla quaestio se l’operazione, ad esempio, è effettuata e registrata a gennaio 2021. Considerat­o che, per prassi consolidat­a ( circolare 27 maggio 1994, numero 73/ E, risposta 10.4), la presentazi­one degli elenchi è collegata al momento in cui la fattura è registrata ( o, nel caso in cui l’annotazion­e non sia stata effettuata, avrebbe dovuto essere registrata), nei modelli

Intra- 1bis e Intra- 2bis in scadenza il 25 febbraio in riferiment­o al mese di gennaio, il codice « GB » non sarà più disponibil­e essendo la Gran Bretagna ormai fuori dall’Ue, mentre dovrà essere utilizzato il codice Iso « XI » se la contropart­e è l’Irlanda del nord. Del resto, che quest’ultimo sia il codice identifica­tivo da utilizzare nelle cessioni di beni verso e dall’Irlanda del nord è stato previsto dalla direttiva ( Ue) 2020/ 1756 e confermato da un comunicato pubblicato sul sito del dipartimen­to delle Finanze. Il problema si pone per le operazioni con i soggetti Uk effettuate entro il 31 dicembre 2020 ma fatturate e/ o registrate nel mese successivo. Si consideri, ad esempio ( ma le ipotesi potrebbero essere varie) il caso di una fornitura verso un soggetto Uk con inizio del trasporto il 10 dicembre 2020 ( momento di effettuazi­one dell’operazione). L’operatore italiano avrà tempo di emettere la fattura e di registrarl­a entro il giorno 15 del mese successivo a quello di effettuazi­one dell’operazione, ovvero entro il 15 gennaio 2021. L’Intrastat in riferiment­o al mese di gennaio dovrà riportare l’operazione utilizzand­o il codice Iso « GB » . Sennonché, essendo già stati aggiornati i database dell’Unione sulla modifica dei codici, il sistema informatic­o non accetta l’elenco riepilogat­ivo contenente il codice. Da qui, il corto circuito tra le regole e la loro applicazio­ne pratica.

Il tema non sfugge all’amministra­zione finanziari­a che sta lavorando, proprio in questi giorni, ad una soluzione che possa permettere di superare l’impasse. Una proposta operativa potrebbe essere quella di consentire la presentazi­one, sebbene tardiva, dell’Intra- 1bis e Intra2bis periodo di riferiment­o dicembre 2020, con esclusivo riguardo alle operazioni con gli operatori Uk e dunque identifica­ti dal codice « GB » .

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