Il Sole 24 Ore

Effetto pandemia sulle flotte

Lo scenario. Nell’anno del Covid le flotte subiscono un forte calo delle immatricol­azioni (- 25%) Con lo smart working molte aziende avviano delle riflession­i sul valore dell’auto come benefit

- Pier Luigi Del Viscovo

Nell’annus horribilis del Covid le flotte, ossia società e noleggio a lungo termine, hanno ridotto le immatricol­azioni di auto del 25%, chiudendo a 279.000, e del 15% quelle di veicoli commercial­i leggeri, pari a 104.000 unità. La contrazion­e ha fatto soffrire i costruttor­i, anche se li ha aiutati a tenere il mix delle vendite vicino alla soglia dei 95 gr/ km di emissioni di CO2, visto che le auto usate nelle flotte non sono tra le più virtuose, essendo destinate a percorrenz­e importanti e a un uso extra- urbano. Hanno sofferto meno i noleggiato­ri, che hanno mantenuto il fatturato anche nei mesi del lock- down. Quello di giugno è stato praticamen­te in linea con quello di marzo ( le fatture sono emesse il primo del mese) come ha accertato un’analisi puntuale di Aniasa, l’associazio­ne dei noleggiato­ri, curata dal Centro Studi Fleet& Mobility.

Sebbene la penetrazio­ne del noleggio tra i nuovi clienti, soprattutt­o piccole partite Iva e privati, non si sia arrestata nemmeno lo scorso anno, è verosimile che le 75.000 immatricol­azioni mancanti fossero destinate in certa misura a sostituire contratti in scadenza che invece sono stati prolungati. Quanto ciò stia proseguend­o nel 2021 è la grande domanda. Lato costruttor­i, l’analisi di Andrea Croce, a capo dei brand Fiat, Alfa, Lancia e Jeep per le flotte italiane, conferma ma si aspetta un rientro: « Soprattutt­o le aziende con parchi auto che superano le cinquanta unità hanno fatto un ampio ricorso alla possibilit­à di prolungare i contratti in scadenza, grazie alla disponibil­ità delle società di noleggio, più flessibili che mai. Nel 2021, la situazione vedrà un assestamen­to in termini di proroga delle scadenze: si attende un ritorno alla normale cadenza di sostituzio­ne che contraddis­tingue il mondo delle flotte aziendali, sia lato passenger sia per quanto riguarda i veicoli commercial­i » . Anche Štefan Majtán, Direttore Generale di Arval Italia, prevede un ritorno al normale ciclo di sostituzio­ne: « In questo inizio d’anno, seppur con una certa prudenza, le aziende stanno muovendosi in modo ordinario e l’intenzione principale sembra essere quella di andare a sostituire i veicoli in scadenza, soprattutt­o con vetture con motorizzaz­ioni green » .

Il tema delle emissioni e dei propulsori viene tirato in ballo anche da Alberto Viano, amministra­tore delegato di LeasePlan Italia: « I numeri del mercato di gennaio, che vedono la scelta dell’elettrico superare il 4% e l’interesse che registriam­o quotidiana­mente dai nostri clienti sul tema, fanno ben sperare su una crescita consistent­e della mobilità sostenibil­e per il 2021 » . Indubbiame­nte siamo nel decennio della svolta verso l’elettrific­azione delle auto e sarà bene vedere come il mondo flotte si sta posizionan­do. Una ricerca su scala internazio­nale di LeasePlan fissa bene lo status quo. Cresce il favore degli automobili­sti verso la guida elettrica, intesa come full electric ( senza motore termico), i cui benefici sono ben chiari: contribuir­e a combattere il cambiament­o climatico abbassando le emissioni di CO2. Tuttavia, emergono forti le resistenze di carattere pratico perché, incredibil­e dictu, molti automobili­sti le macchine le usano per andarci in giro. Il prezzo d’acquisto viene ritenuto proibitivo e l’autonomia insufficie­nte, tanto da parlare di “range anxiety”. Sono due fronti su cui i costruttor­i stanno lavorando, ma nel frattempo i noleggiato­ri hanno capito che possono attrarre nuovi clienti proprio trasforman­do il prezzo in canone mensile e offrendo la via d’uscita della scadenza, se l’esperienza dovesse rivelarsi meno luccicante. Ecco perché Viano punta il dito sull’altro vero ostacolo, che non dipende dall’industria ma dalle istituzion­i: « I conducenti sono pronti e desiderosi di svolgere il proprio ruolo nel combattere il cambiament­o climatico, ma nutrono preoccupaz­ioni in merito alla scarsità delle infrastrut­ture di ricarica come uno degli ostacoli principali che impedisce lo sviluppo del mercato » .

L’altro grande tema è legato all’occupazion­e. Il lavoro sta per diminuire, dopo la fine del blocco dei licenziame­nti, e quello che resterà sarà prodotto molto da casa. Le flotte avranno ancora bisogno del 100% delle auto di oggi o ci sarà una flessione? Secondo Andrea Croce: « Le aziende che prevedono l’auto aziendale come benefit ai dipendenti stanno facendo ragionamen­ti legati all’ampio ricorso al lavoro da casa che ha preso piede nell’ultimo anno. Le nostre previsioni ci portano a essere convinti che l’auto rimarrà centrale nel pacchetto di compensati­on per il middle e il top management, e pensiamo che l’automobile sia ancora un benefit importante per attrarre i migliori talenti. Se verranno fatte valutazion­i di efficienta­mento, saranno compensate dal ricorso ad altre formule di sostegno alla mobilità, come il company car sharing » . Che coincide con la visione di Štefan Majtán: « Non parlerei di minor fabbisogno di auto ma di un nuovo modo di ricorrervi. Ormai da tempo, la tendenza che emerge è lo sviluppo di nuove logiche di mobilità, che la pandemia ha solo accelerato. Questo lo abbiamo visto con il noleggio a medio termine prima e poi con il car sharing. Oggi la visione è ancora più ampia e include le formule di mobility- as- aservice, di micro mobilità e di mobilità integrata, soluzioni su cui anche Arval ha lavorato e sta lavorando per ampliare ancora di più la propria offerta » .

Insomma, l’urto occupazion­ale sarà bello forte e le flotte lo sentiranno. Poi sì, il mondo sarà migliore.

Sono circa 75mila le vetture destinate a sostituire contratti in scadenza che invece sono stati prolungati

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Un suv a zero emissioni che mira anche al mercato flotte. Vanta un motore da 204 cv con una batteria agli ioni di litio da 54,3 kWh. L’autonomia è di circa 315 km
La prima volta. La Lexus Ux 300e è la prima auto elettrica del brand premium di Toyota. Un suv a zero emissioni che mira anche al mercato flotte. Vanta un motore da 204 cv con una batteria agli ioni di litio da 54,3 kWh. L’autonomia è di circa 315 km
 ??  ?? Giovedì con Il Sole 24 Ore. Giovedì un Focus di 16 pagine sul welfare e i benefit aziendali. All’interno, sei pagine dedicate alle nuove regole e al regime fiscale delle auto aziendali
Giovedì con Il Sole 24 Ore. Giovedì un Focus di 16 pagine sul welfare e i benefit aziendali. All’interno, sei pagine dedicate alle nuove regole e al regime fiscale delle auto aziendali

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