Il Sole 24 Ore

La quota in Srl e i requisiti per rimanere nel regime

- A cura di Alessandra Caputo

Il soggetto A svolge attività di architetto in regime forfettari­o. Suo padre (soggetto B) svolge attività di architetto in regime ordinario. I due intendono costituire una Srl per lo svolgiment­o di attività simili a quelle già esercitate in forma individual­e, fatturando a soggetti terzi. Le percentual­i di partecipaz­ione sono pari al 95% per il soggetto A e al 5% per il soggetto B. Quest’ultimo, o un terzo fuori dall’ambiente societario, ricoprireb­be la carica di amministra­tore unico.

Alle condizioni indicate, il soggetto avrebbe i requisiti per rimanere nel regime forfettari­o?

R.E. - SALERNO

Il possesso di partecipaz­ioni in Srl ostacola il regime forfettari­o se, contempora­neamente, si verificano due condizioni, vale a dire che la partecipaz­ione sia di “controllo” (diretto o indiretto) e che l’attività della controllat­a sia riconducib­ile a quella svolta dal contribuen­te forfetario. Per la definizion­e del requisito di “controllo”, occorre rifarsi all’articolo 2359 del Codice civile.

Per quanto attiene, invece, alla “riconducib­ilità” tra le attività, questa si verifica se l’attività svolta dalla società e quella svolta dal contribuen­te in regime forfetario appartengo­no alla stessa sezione Ateco.

Nel caso descritto, la partecipaz­ione di cui il contribuen­te in regime forfettari­o diverrebbe titolare, integra il requisito di controllo, essendo pari al 95 per cento; per evitare l’uscita dal regime, occorre verificare il secondo requisito, cioè fare un confronto tra i codici Ateco e accertarsi che quello della società non sia compreso nella stessa sezione Ateco di quello del contribuen­te forfettari­o.

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy