AdR: « Aerei, estendere il piano sui corridoi puliti »
L’ad Troncone: « Allargare la sperimentazione ad altri scali e a rotte internazionali »
« C’è la volontà delle autorità di andare avanti con la sperimentazione dei voli intercontinentali Covid tested oltre il 15 febbraio, quando scadrà l’autorizzazione per la prima fase. Siamo ottimisti » . Marco Troncone, amministratore delegato di Aeroporti di Roma, spiega le prospettive per l’applicazione della misura che, in attesa degli effetti del vaccino, ha dato i migliori risultati per far ripartire il traffico aereo: i controlli anti- Covid sui passeggeri prima del volo.
Ci sono già contatti con i ministeri della Salute, Esteri e Trasporti, firmatari dell’ordinanza del 23 novembre 2020. Salvo imprevisti per la crisi politica, la sperimentazione dei « corridoi puliti » dovrebbe proseguire. AdR, primo scalo europeo a promuovere questi test, sulla Fiumicino- Milano Linate con Alitalia, quindi sui voli Italia- Stati Uniti con Alitalia e Delta, propone che la sperimentazione venga estesa a tutti gli aeroporti italiani e che sia « allargata ad altre rotte internazionali, per gli Usa, San Paolo e Buenos Aires, Tokyo, poi Medio Oriente e Asia » .
La società che gestisce Fiumicino e Ciampino ha contatti con altre compagnie e aeroporti per contrastare il crollo del traffico ( nel 2020 a Fiumicino - 77,4% a 9,83 milioni di passeggeri). « Abbiamo intensi contatti con Lufthansa, i corridoi puliti con la Germania sono già autorizzati dall’ordinanza per Francoforte e Monaco, ma non sono attivati per le restrizioni di viaggio in Germania. C’è un forte interesse del Giappone » , osserva Troncone. « Parliamo anche con Emirates, American Airlines, Klm, Air France, Aéroports de Paris » .
Il « caso AdR » è stato presentato in un webinar organizzato da Aci Europe. « I voli Covid tested saranno parte della soluzione per la ripresa del traffico » , ha detto Olivier Jankovec, direttore generale dell’associazione degli scali, definendo « impressionanti i risultati ottenuti da AdR » .
Troncone ha portato le cifre di quasi due mesi di sperimentazione sui voli Alitalia New York- Roma e Delta da Atlantia a Fiumicino. Chi parte dagli Usa deve fare un test anche all’arrivo, chi parte da Roma solo in partenza. Fino al 28 gennaio sono stati fatti test antigenici a Fiumicino a 3.824 passeggeri arrivati dagli Usa, con 38 voli. Di questi 17 sono risultati positivi ( 0,45%), ma con il secondo test molecolare solo 5 sono stati confermati positivi al virus, « appena lo 0,13% del totale, lo 0,31% erano falsi positivi » , ha detto Troncone.
Il traffico è aumentato, anche se debole: in media 137 passeggeri sui voli Alitalia da New York (+ 142% rispetto ai 60 giorni precedenti), 129 da Roma a New York (+ 73%), 69 sui voli Delta da Atlanta (+ 28%), 79 nella direzione opposta (+ 16%). « Il load factor è sul 50% » . L’Enac, ha detto il d. g. Alessio Quaranta, appoggia questa sperimentazione, « anche gli aeroporti di Milano devono applicarla » .
Su Alitalia regna la confusione. Il commisario Giuseppe Leogrande oggi incontra i sindacati. Giorgio Mulé ( Fi) ha detto che « alla luce della nuova indicazione del Mise, notificata a mezzo stampa alla Camera, di avviare un altro bando per la cessione degli asset di Alitalia, il piano industriale presentato da Ita diventa quasi carta straccia. Forza Italia con il centro- destra ( e persino con l’appoggio del M5S) ha ottenuto in commissione Trasporti di fermare l’esame del piano industriale di Ita « per chiarire ciò che è invece sempre più nebuloso » .