Gap più forte nella filiera agricola
Sono sette le filiere produttive che superano il valore medio nazionale di infrastrutturazione digitale. Si tratta non a caso di filiere (come Technology & Telco e Media & Entertainment che sono quelle meglio messe) nelle quali pesa fortemente l’alta concentrazione nel territori metropolitani: Milano, Torino, Bologna, Roma. Viceversa, le filiere meno infrastrutturate sono l’Agrifood ed il Retail Food, che scontano una certa concentrazione nelle aree rurali, dove le infrastrutture digitali risultano meno diffuse.
Guardando al livello di adeguatezza delle infrastrutture digitali al tessuto produttivo locale, sono queste in sintesi le indicazioni che arrivano dal Digital Infrastructure Index messo a punto da una Ey che sul tema delle infrastrutture non a caso ha in programma vari summit, a partire da febbraio, coinvolgendo istituzioni, opinion leader e aziende.
Per disegnare la realtà delle filiere alla base delle sue analisi, Ey ha agito su un database di oltre 100mila aziende localizzate in Italia, con un fatturato annuo minimo, negli ultimi tre anni, pari a 2 milioni di euro. La definizione delle filiere produttive è stata ottenuta attraverso una riclassificazione ad hoc dei codici Ateco delle imprese.
In tutto la società di consulenza arriva quindi all’analisi di 17 filiere con 16 province (Ancona, Foggia, Novara, Barletta, Biella, Cagliari, Caserta, Catania, Cremona, Fermo, Latina, Livorno, Pesaro, Pescara, Ragusa e Siracusa) specializzate in una sola filiera; 12 province con un ruolo preminente in 10 o più filiere delle 17 considerate e solo Milano e Bologna presenti in modo significativo in tutte e 17 le filiere.
Risultato? Alle battistrada Technology & Telco e Media & Entertainment fanno seguito Real estate, Farmaceutico, Dispositivi medici, Turismo. In questo ranking colpisce d’altro canto sul versante opposto che poco sopra le due filiere in fondo alla classifica per infrastrutturazione digitale ci sia un settore comunque ad alta componente tech come l’Oil & Gas oltre al retail automotive. Nel primo caso c’è una forte concentrazione territoriale, in particolare in zone del Sud. Nel secondo c’è una particolare concentrazione di aziende, tutte di piccole e medie dimensioni. Il che nel ragionamento fa tornare al punto di partenza, e alla necessità di pensare politiche di infrastrutturazione digitale che vadano oltre il rollout delle infrastrutture.