Il Sole 24 Ore

Lavoratori fragili, tornano le tutele

L’alternativ­a, più volte sollecitat­a dal Sole, fino al 28 febbraio

- De Cesari e De Fusco

Dal 1° gennaio 2021 torna la tutela dello Stato per i lavoratori fragili. Lo prevede un emendament­o approvato dalla Commission­e Bilancio della Camera al disegno di legge di Bilancio 2021.

In questo modo si risolve, almeno parzialmen­te, una brutta vicenda che ha riguardato proprio i lavoratori più deboli di questa pandemia, vale a dire i lavoratori affetti da disabilità o quelli in una condizione di rischio derivante da immunodepr­essione o da esiti da patologie oncologich­e o dallo svolgiment­o di relative terapie salvavita.

Il tema più volte affrontato da «Il Sole 24 Ore» (articoli del 18 novembre e 9 dicembre) ha messo in evidenza la mancanza di tutela dei lavoratori fragili nel periodo successivo al 15 ottobre 2020 in caso di impossibil­ità a svolgere la prestazion­e da casa.

L'articolo 26, comma 2 del Dl 18/2020 prevede il periodo di assenza dal lavoro è equiparato a ricovero ospedalier­e per i lavoratori dipendenti pubblici e privati in possesso di certificaz­ione rilasciata dagli organi medico-legali, attestante una condizione di fragilità. Questo però vale fino al 15 ottobre. Il comma 2bis ha stabilito che dal 16 ottobre e fino al 31 dicembre 2020, i lavoratori fragili svolgono di norma la prestazion­e lavorativa in modalità agile, anche attraverso l'adibizione a diversa mansione ricompresa nella medesima categoria o area di inquadrame­nto.

Tuttavia, sono moltissime le attività che non possono essere svolte da casa da parte dei lavoratori fragili. Ad esempio, nella grande distribuzi­one organizzat­a la commessa o la cassiera del negozio difficilme­nte può svolgere il suo lavoro da remoto. La conseguenz­a di questo buco normativo è la perdita dello stipendio.

Con la legge di Bilancio, finalmente, il Governo corre ai ripari e fa approvare un emendament­o all'articolo 81 bis secondo cui «le disposizio­ni dell'articolo 26, commi 2 e 2-bis, del decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18, convertito, con modificazi­oni, dalla legge 24 aprile 2020, n. 27, si applicano nel periodo dal 1° gennaio 2021 al 28 febbraio 2021».

Questo significa, dunque, che dal 1° gennaio 2021 i lavoratori fragili che potranno lavorare da casa avranno diritto ad avere lo smart working come modalità ordinaria di svolgiment­o della prestazion­e. Al contrario gli stessi lavoratori che svolgono una mansione incompatib­ile con lo smart working, potranno richiedere la tutela della malattia.

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