Il Sole 24 Ore

Il board punta alla nomina lampo

Già oggi in comitato nomine una prima rosa di candidati Il peso di Micossi e Andreotti

- Luca Davi

Il giorno dopo l’annuncio dell’uscita di scena di Jean Pierre Mustier, UniCredit accelera nella caccia al nuovo amministra­tore delegato.

Il processo di selezione, secondo alcune ipotesi, è destinato a rivelarsi più breve del previsto. Se inizialmen­te si contava di arrivare a chiudere entro dicembre la lista dei candidati al board, già oggi, secondo alcune indiscrezi­oni, potrebbero esserci i primi esiti. In giornata è infatti fissata la riunione del Comitato Governance e Nomine e in quella sede si potrebbe fare il punto sui possibili candidati in vista del board di domani. Si vedrà se l’incontro odierno si rivelerà solo un “kick off” di un processo più articolato oppure se emergerà l’attesa short list dei tre candidati al ruolo di Ceo.

L’addio apparentem­ente “morbido” del banchiere francese, che ha assicurato la permanenza fino ad aprile 2021, scadenza naturale del suo mandato e di tutto il board, potrebbe lasciar credere che ci sia ossigeno per procedere con relativa tranquilli­tà nella ricerca del nuovo manager. Così in verità non è. E non solo perché in Borsa il titolo precipita. Anzi, secondo alcune ricostruzi­oni sarebbe stato proprio uno strappo imprevisto dello stesso Mustier – che avrebbe anticipato quella che doveva essere una più graduale uscita di scena – a costringer­e il board a rivedere i piani, accelerand­o i tempi e rincorrend­o così gli step previsti dal processo standard.

Ora dunque gli occhi sono tutti puntati su di lui, Pier Carlo Padoan. Perchè sarà lui, in qualità di presidente designato di UniCredit e componente del Comitato Nomine, a pilotare la situazione di crisi generata dell’addio “anticipato” di Mustier e a trovare la quadra sul futuro Ceo della banca.

L’ex ministro delle Finanze, nonostante la cooptazion­e risalente risale solo a metà ottobre e le complessit­à logistiche generate dalla pandemia, ha voluto da subito entrare in contatto con la struttura. A partire dai manager della prima linea della banca - con cui ha effettuato in queste settimane una serie di colloqui riservati per capirne gli umori - e con il board, con cui ha costruito un ampio consenso. Decisivo, in questo senso, sarebbe il contributo di Stefano Micossi, presidente del Comitato Nomine. Ma a dare supporto sono anche il presidente Cesare Bisoni e il vicepresid­ente Lamberto Andreotti.

Di positivo c’è che già da tempo, anche alla luce dei dissidi creatisi all’interno del board con lo stesso banchiere francese, l’advisor Spencer Stuart ha avviato colloqui e interviste informali con possibili candidati al ruolo di ceo. Oggi serve dunque fare una sintesi delle valutazion­i fatte informalme­nte e incardinar­le in una cornice più ufficiale, da grande azienda quotata qual è UniCredit.

L’attenzione è rivolta sia ai candidati esterni che a quelli interni. Tra i tanti nomi che circolano sul mercato emerge con insistenza quello di Victor Massiah, ex ceo di Ubi, e figura stimata dallo stesso Padoan. Ma in lizza ci sarebbero anche altri manager come Fabio Gallia, ex ceo di Bnl, Marco Morelli, ex numero uno di Mps oggi in Axa Investment­s, e Marina Natale, ex Cfo di UniCredit e oggi a capo di Amco. Altro nome che circola, già presente nel board è quello di Diego De Giorgi, ex capo del Global investment banking di Merrill Lynch. Ma l’advisor valuterà con attenzione anche possibili candidatur­e interne alla banca: si guarda in particolar­e a manager come Carlo Vivaldi, co-chief operating officer, Francesco Giordano, co-ceo del Commercial Banking Western Europe e Niccolò Ubertalli, ce- ceo Commercial Banking Eastern Europe.

CESARE BISONI Presidente di UniCredit dal 20 settembre del 2019

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PIERCARLO PADOAN L’ex ministro è entrato in cda a ottobre e sarà il prossimo presidente

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