La newco Alitalia ha assunto i primi 39 dipendenti
Provengono tutti dalla vecchia compagnia Rothschild advisor del piano
La Newco Alitalia ha fatto le prime 39 assunzioni, tra dirigenti, quadri e impiegati, tutti provenienti dalla vecchia compagnia. Ci sono 4 dirigenti oltre all’a.d. e d.g. Fabio Lazzerini, che ieri ha incontrato in videoconferenza i sindacati dei naviganti (Fnta, che rappresenta Anpac, Anppav e Anp) e l’Usb.
Con Lazzerini c’erano il nuovo capo del personale Domenico Galasso e il suo numero due, Claudio Tanilli. Cariche in fotocopia di quelle in Alitalia. Andrea Benassi è il nuovo capo di network e strategie, era al revenue management di Alitalia. Da pochi giorni Lazzerini ha lasciato l’incarico di direttore commerciale di Alitalia.
La nuova società, Ita, sede legale al Mef, ha un piccolo ufficio temporaneo all’Eur. Ma quando sarà perfezionata la cessione dalla gestione commissariale la sede operativa sarà nella stessa palazzina di Fiumicino in cui c’è ora Alitalia. Nella carta intestata Ita non ha un numero di telefono fisso. «Tutti fanno tutto. Galasso oggi ha portato le stampanti con la sua macchina», ha detto Lazzerini.
Le cifre chiave del piano industriale, aerei e dipendenti, rimangono coperte. Lazzerini ha detto che il piano sarà presentato entro il 16 dicembre alle commissioni delle Camere, che dovranno dare il parere in 30 giorni. In parallelo partirà il confronto con la Commissione Ue.
Per il piano sono stati scelti advisor diversi da quelli che hanno assistito il Mef. Secondo fonti confidenziali i nuovi advisor sono Rothschild ed Ernst & Young. Si parla anche di Bcg, ma non è stata data comunicazione ufficiale.
I primi aerei saranno quelli “usati” di Alitalia, ma l’intenzione di Lazzerini è di avere jet nuovi. Molte compagnie prevedono di volare nel 2021 al 30% della capacità, a causa del Covid. Se seguisse questo riferimento Ita partirebbe con 30 aerei o poco più.
I sindacati sono cauti. «Trasparenza nella gestione, sostenibilità, attraverso una nuova flotta green e più omogenea, e capacità di reazione, necessaria per un anticipato e vantaggioso riposizionamento sul mercato sono i pilastri attorno ai quali l’a.d. della nuova Alitalia sta disegnando il piano industriale. Fnta ha ribadito la disponibilità a supportare la nuova azienda nel percorso di discontinuità», commenta Fnta. Usb «si aspetta che si faccia esattamente l’opposto di quanto visto negli ultimi 20 anni. Ciò significa investimenti nella flotta e il recupero e la reinternalizzazione delle lavorazioni come le manutenzioni, puntando all’unicità dell’impresa».