«La Scala ha perso 26 milioni in biglietti ma il bilancio regge»
«A fine 2020 il bilancio chiuderà a 93 milioni contro i 130,5 preventivati»
«Vedremo che cosa accadrà con i prossimi Dpcm. Abbiamo un po’ paura di questo movimento di tango argentino, un passo avanti e due indietro. È molto difficile fare una programmazione, perché c’è grande incertezza e questo è il nostro primo problema. Poi ne avremo molti altri, ad esempio far tornare ilad esempio far tornare il pubblico: pubblico: non sarà facile, perché le persone sono spaventate». Dominique Meyer, dallo scorso marzo sovrintendente del Teatroalla Scala Teatro alla Scala di Milano, di Milano, sta sta lavorando dalavorando da mesi al programma e al bilancio del 2021, ma sembra un rompicapo insolubile. Lunedì 7 dicembre la nuova stagione scaligera si aprirà senza la Lucia di Lammermoor di di Gaetano D on iz etti previstaGaetano Donizetti prevista perla prima di quest’anno. Al suo posto, uno spettacolo senza pubblico in sala diretto dal maestro Ric card oC hailly,ch eco involgerà tutti gli artisti della Scala e 24 grandi cantanti internazionali, trasmesso in diretta dalla Rai.
Quale stagione dobbiamo aspettarci per il 2021?
Abbiamo preparato 13 o 14 versioni differenti e ogni volta questo significa contattare gli artisti, firmare i contratti, ricominciare tutto. Non è uno scherzo. Perciò alla fine ho detto stop: aspettiamo le decisioni del governo. Ci muoveremo con grande prudenza, almeno nella prima parte dell’anno. Per l’autunno non abbiamo modificato quasi nulla del programma originario, ma solo eliminato le produzioni più costose per cautela finanziaria.
Il budget per il 2021 deve essere presentato entro l’anno. Che cosa proporrà alla riunione del cda di venerdì prossimo?
Sappiamo tutti che dobbiamo presentare un budget equilibrato, ma in questa situazione è difficilissimo. Chiederò ai consiglieri solo delle linee di indirizzo, perché la prima qualità di un bilancio è l’onestà. La situazione della pandemia è ancora troppo incerta in tutto il mondo. Non sappiamoNon sappiamo quanti spettacoli potremo quanti spettacoli potremo fare, quando potremo aprire al pubblico e quante persone verranno.
Parliamo del 2020: chiuderete in pareggio anche quest’anno?
Sono Sono fiducioso che ci riusciremo e saràfiducioso che ci riusciremo e sarà un grande risultato, considerando che abbiamo abbiamo perso oltre 26perso oltre 26 milioni di euro di incassi da biglietteria. È la dimostrazione che abbiamo lavorato seriamente, seguendo tre principi di seguendo tre principi di fondo: fondo: tutelare la salute dei nostri dipendenti e degli artisti, tutelare l’ equilibrio finanziario del teatro teatro e mantenere alto il livello artistico.e mantenere alto il livello artistico.
Come avete agito?
Abbiamo monitorato settimanalmente gli effetti della crisi. Abbiamo fatto accordi coni sindacati per proteggerei dipendenti e contenere il costo delaccordiconi sindacati per proteggerei dipendenti e contenere il costo del personale, personale, grazie anche al ricorso agli ammortizzatori sociali. La prolungata assenza di spetta colici ha permesso di ridurre le spese, ma una struttura come la Scala, con 900 dipendenti, ha costi fissi moltofissi molto elevati. elevati. Alla Alla fine chiuderemo fine chiuderemo il bilancio attorno ai 93 milioni di euro, contro i 130,5 preventivati.
Come avete sostenuto i costi?
Grazie allo Stato e agli enti locali, che son ostati confermati, ma anche grazie ai nostri soci privati e sponsor che, in un momento di momento di grande difficoltà anche per grande difficoltà anche per loro, non hanno fatto venire meno il sostegno. Devo ringraziare anche il Devo ringraziare anche il nostro nostro pubblico, a cui abbiamo scritto chiedendo di rinunciare al rimborso dei biglietti per gli spettacoli cancellati e in tanti hanno detto di sì. Così comeCosì come gli artisti,gli artisti, acui abbiamo proposto di ridurre i propri cachet e molti hanno accettato.
Nella speranza che i teatri possano riaprire a breve, siete pronti?
La nostra politica, sin dall’inizio di questa pandemia, è stata sempre quella di essere pronti ad affrontare la riapertura. Dal primo settembre al 22 ottobre, siamo riusciti ad allestire 35 spettacoli, con una capienza massima di 750 posti (il teatro in condizioni normali può ospitarne il doppio, ndr) e una media di circa 550 spettatori. Questa continuerà a essere la nostra posizione.