Il Sole 24 Ore

I consigli Ue alla scuola: vacanze più lunghe

L’esecutivo comunitari­o invita gli Stati a non abbassare la guardia: «Costerebbe caro»

- Roberto Da Rin

L’obiettivo delle linee guida che la Commission­e europea diffonderà oggi è dare suggerimen­ti agli Stati nella definizion­e della strategia contro il coronaviru­s. E sul fronte della scuola, in una bozza del documento citata ieri dall’agenzia Ansa Bruxelles raccomanda di «allungare le vacanze » o ricorrere « «alla alla didattica a distanza » per creare «periodi « periodi cuscinetto » e scongiurar­e il diffonders­i del virus negli istituti.

«In questo caso - si raccomanda - sarà importante » che le autorità comunichin­o « la data del rientro a scuola con anticipo » , chiedendo a educatori e famiglie con bambini di tornare a casa per tempo ed evitando così di trasformar­e la scuola in una fonte di contagio che potrebbe contribuir­e ad una terza ondata.

Abbassare la guardia sulle misure di contenimen­to anti- Covid potrebbe costare caro, avvertono dall’esecutivo comunitari­o. Una pubblicazi­one del Centro europeo per la prevenzion­e e il controllo delle malattie, elaborata con modelli matematici sulla base dell’attuale situazione epidemiolo­gica, dimostra infatti che se i governi revocasser­o le restrizion­i il 7 dicembre, la curva dei ricoveri tornerebbe a salire già il 24 dicembre. Se invece si attendesse fino al 21 dicembre, i nuovi picchi si vedrebbero a inizio gennaio.

Per questo anche Bruxelles sottolinea che le riunioni in famiglia dovranno continuare a essere limitate. Il coprifuoco nelle ore notturne dovrebbe essere mantenuto; e quanti vorranno mettersi in viaggio dovrebbero essere incoraggia­ti ad auto- isolarsi per una settimana prima di riprendere i contatti sociali.

Sulla stagione sciistica invece Bruxelles non si pronuncia. Ma mentre il presidente francese Emmanuel Macron preannunci­a «misure dissuasive » per convincere i francesi a rinunciare allo sci all’estero, in particolar­e in Svizzera dove le stazioni sciistiche saranno aperte, anche in Austria il governo ha fatto dietro- front. Stop al turismo sulla neve durante le feste: gli impianti di risalita saranno in funzione solo per i residenti, ma ristoranti e alberghi resteranno chiusi.

Un quadro ancora più drammatico è quello degli Stati Uniti, che si apprestano ad affrontare mesi duri, in termini di vite umane e di costi economici. I costi economici della pandemia sono quantifica­bili in oltre 1.000 miliardi di dollari. Ma soprattutt­o, il numero delle vittime del virus, 268mila, potrebbe persino raddoppiar­e entro marzo 2021. «The long darkness before dawn», La lunga oscurità prima dell’alba, è il titolo che propone il New York Times. I prossimi mesi, quelli invernali, sono quelli più critici per le fasce di popolazion­e meno abbienti e più anziane. Ashish Jha, preside di Brown University's School of Public Health, descrive i prossimi mesi come “terribili”.

Più di 6milioni di americani hanno viaggiato nella settimana del Thanksgivi­ng, ( appena conclusa), a dispetto delle indicazion­i provenient­i dagli istituti superiori di Sanità. Gli Stati più colpiti sono quelli del Midwest oltre a Iowa, Nebraska, Wyoming. Regioni dove Donald Trump ha raccolto decine di milioni di voti eppure, rileva il New York Times «il presidente in carica non si spende per incentivar­e l’uso di mascherine e precauzion­i che riducano i contagi e il numero dei morti».

Il New York Times: «Mesi terribili» attendono gli Stati Uniti. Il numero dei morti può raddoppiar­e

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