Allarme in Texas e Florida, Trump attacca l’Obamacare
L’Amministrazione all’assalto del provvedimento sulla copertura sanitaria
Assediato da disordini sociali e da una pandemia che non accenna ad arrestarsi, Donald Trump prova a chiudere i conti con l’odiato Obamacare, uno dei suoi bersagli preferiti. Giovedì, l’Amministrazione Usa ha chiesto alla Corte suprema di invalidare il provvedimento che, malgrado i tanti limiti, ha esteso la copertura sanitaria a milioni di americani.
La decisione mette il sistema sanitario ancor più al centro della campagna elettorale per le presidenziali di novembre. L’annuncio è infatti caduto proprio nel giorno in cui gli Usa hanno registrato un nuovo record di infezioni da Covid-19 (42mila). Nel Texas, dove giovedì sono stati individuati 6mila nuovi casi, il governatore, Greg Abbott, ha ordinato ai i bar di chiudere e ai ristoranti di dimezzare i posti disponibili. Abbot ha anche vietato le riunioni pubbliche con più di cento persone. Il Texas aveva guidato il fronte delle riaperture, revocando il lockdown già a maggio.
Di fronte ai numeri allarmanti, il vicepresidente, Mike Pence, ha lanciato un appello a osservare le norme di distanziamento sociale, al primo briefing della task force sul coronavirus da mesi. Pence non ha però cambiato l’ottimistico registro adottato dalla Casa Bianca, sottolineando che se in 16 Stati i contagi aumentano, in 34 il trend è stabile. «La situazione è migliorata», ha concluso Pence. Non in Florida, che come il Texas si è dovuta rassegnare a ripristinare le misure restrittive appena revocate, dopo aver registrato 8.942 casi ieri.
La pandemia, negata e minimizzata da Trump, ha già ucciso oltre 124mila persone con 2,4 milioni di infezioni negli Stati Uniti: numeri che ne fanno la nazione più martoriata. Al costo in vite umane si aggiunge quello occupazionale: la crisi ha già distrutto milioni di posti di lavoro e, insieme allo stipendio, gli americani licenziati hanno perso anche gli eventuali benefit sanitari erogati dal datore di lavoro. Un prolungamento della pandemia aggraverebbe il quadro già deteriorato: l’Fmi prevede per gli Usa una contrazione del Pil dell’8% nel 2020.
In questo contesto, i Democratici hanno duramente criticato il nuovo attacco portato dalla Casa Bianca a Obamacare: «La campagna lanciata dal presidente Trump e dai Repubblicani contro le tutele e i benefici dell’Affordable care act, nel mezzo della crisi del coronavirus, è un atto di insondabile crudeltà», ha tuonato la speaker della Camera, Nancy Pelosi. Il candidato alla presidenza, Joe Biden,in netto vantaggio nei sondaggi, ha avvertito che, senza Obamacare, le compagnie di assicurazione potrebbero considerare le complicazioni da
Covid-19 come una condizione preesistente e rifiutarsi di pagare le costose cure necessarie.
Nella petizione presentata giovedì, l’Amminstrazione sostiene che l’Affordable care act è da ritenersi decaduto dopo che il precedente Congresso a guida repubblicana ne aveva cancellato alcune parti. L’Amministrazione è schierata al fianco degli Stati controllati dai Repubblicani per ottenere la cancellazione della legge, difesa da altri 20 Stati e dal Distretto di Columbia.
Il caso sarà discusso nelle settimane a ridosso del voto di novembre. Trump conta di farne un cavallo di battaglia attorno al quale coagulare il consenso dell’America conservatrice e di centro, sulla quale scommette per riconfermarsi alla guida della Casa Bianca.
Ieri, il presidente ha annullato una visita programmata per il fine settimana nel suo resort a Bedminster, nel New Jersey. La Casa Bianca non ha fornito spiegazioni. Diversi membri dello staff di Trump sono finiti in quarantena dopo il deludente comizio a Tulsa del 20 giugno, al quale, come si è scoperto ieri, hanno partecipato molte persone provenienti da zone fortemente colpite dal virus.
Anche i Democratici sperano di sfruttare lo scontro sul sistema sanitario in termini elettorali. La pandemia ha fatto crescere l’aprezzamento degli americani per Obamacare: secondo il dipartimento per la Sanità 487mila persone si sono iscritte all’Affordable care act dopo aver perso la copertura sanitaria del datore di lavoro, un aumento del 46% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.
I picchi negli Stati che avevano guidato il fronte delle riaperture costringono a ripristinare le chiusure