Il Sole 24 Ore

L’As Roma e il prestito con garanzia statale

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L’As Roma ha chiesto un prestito bancario di sei milioni di euro con la garanzia statale in base al decreto legge Liquidità dell’8 aprile. Secondo autorevoli fonti finanziari­e, la Magica ha chiesto la garanzia del Fondo centrale di garanzia, presso il Mediocredi­to centrale, banca pubblica che ha come socio unico Invitalia, di proprietà del Mef. Il prestito migliorere­bbe la liquidità della società con finanziame­nti a tassi più bassi di quelli di mercato (il 2,35% anziché il 12% annuo), grazie alla garanzia pubblica. Il club ha indicato come finalità il pagamento degli stipendi ai dipendenti. Il decreto Liquidità, convertito nella legge 5 giugno 2020 n. 40, ha potenziato il Fondo di garanzia, che già esiste, per aiutare le imprese e i profession­isti colpiti dal Coronaviru­s. La garanzia copre il 90% del finanziame­nto, per un importo massimo di 5 milioni. La società di calcio non ha fatto commenti sull’operazione, non ancora perfeziona­ta. Il prestito ha durata di 6 anni, verrebbe erogato dalla Banca Popolare del Lazio. È previsto il pagamento di una commission­e una tantum dell’1%, pari a 60.000 euro. Il 27 maggio la società ha sottoscrit­to un contratto per la cessione alla controllan­te, Neep Roma Holding (controllat­a dall’As Roma Spv Llc di James Pallotta & C.), di crediti futuri per 30 milioni. Nei primi nove mesi dell’esercizio, fino al 31 marzo, la Roma ha una perdita netta civilistic­a di -126,4 milioni. A livello consolidat­o il patrimonio netto è -178,3 milioni, i debiti finanziari netti rettificat­i sono 278,5 milioni.

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