Calligaris lancia un nuovo brand e un portale per l’e-commerce
Ordini in lenta ripresa Sul mercato arriva il marchio Connubia
Un nuovo brand, un nuovo sito ecommerce. Il gruppo Calligaris (che comprende anche Ditre Italia e Luceplan) cerca di superare l’emergenza da Covid-19 rilanciando sull’innovazione.
«L’impatto della crisi sarà pesante,– ammette Stefano Uliana, ceo del gruppo friulano fondato nel 1923 e da due anni controllato dal fondo Alpha -. Probabilmente chiuderemo l’anno con ricavi in diminuzione del 30-35%. Ma fortunatamente il 2019 era stato un anno molto buono per l’azienda, che ha superato i 162 milioni di euro di fatturato, con il consolidamento di Luceplan acquisita a novembre, segnando una crescita del 15,4% e un miglioramento della redditività del 25,8%». Questo permetterà al gruppo di viaggiare con le proprie gambe senza dover ricorrere al decreto liquidità. La produzione, per il momento, è al 30% perché gli ordini ancora non sono ripartiti a pieno regime, ma lentamente il mercato sta ripartendo un po’ in tutto il mondo.
«Il primo riscontro è arrivato dalla Cina e dall’Asia in generale – aggiunge il ceo -: dopo il crollo di febbraio e marzo, ad aprile gli ordini sono ripartiti e maggio è in linea con lo scorso anno, quindi ci attendiamo un rimbalzo rapido. L’Europa sta riaprendo ora, mentre il Regno Unito è fermo e gli Usa stanno ancora soffrendo. In generale comunque c’è un miglioramento e per la fine dell’anno ci aspettiamo una buona ripresa».
L’8 giugno è atteso il lancio dell nuovo (o meglio rinnovato) marchio Connubia: nato due anni fa come “seconda linea” di Calligaris, ora il brand sarà sul mercato con identità e logo propri.
Altra novità importante è il sito ecommerce che sarà live da luglio: si parte con l’Italia e poi via via sarà esteso a tutti i mercati chiave.
Sul fronte delle nuove acquisizioni, l’emergenza-Covid ha rallentato un po’ le manovre, rimandando la possibilità di una nuova operazione prevista entro l’estate, ma il percorso è tracciato e rimane. Anzi, osserva Uliana, non è escluso che, proprio a seguito della crisi, si aprano nuove opportunità: «Ma non abbiamo fretta: in una situazione così difficile bisogna fare azioni ben pensate».