Il Sole 24 Ore

UN «CIVIL BOND» CHE IMPEGNI LO STATO VERSO GLI ITALIANI

- Di Roberto Mazzei

Il viceminist­ro dell’Economia Misiani ha dichiarato: «Gli italiani hanno 1.400 miliardi di euro fermi nei loro conti correnti o in liquidità, non dobbiamo inventare patrimonia­li, ma strumenti che permettano di convogliar­e queste risorse verso l’economia reale». Perché quindi non pensare a un “nuovo contratto finanziari­o” tra risparmiat­ori italiani e Stato con «l’emissione di titoli a medio-lungo periodo per finanziare la ripresa del Paese»? Titoli però che abbiamo natura sia finanziari­a sia civile, scambiando cioè un impegno paziente del risparmio con un investimen­to dello Stato per migliorare le prestazion­i della pubblica amministra­zione, dalla cui misura e dal cui migliorame­nto dipendono premi o sconti sul valore del debito. Ecco quindi una proposta da attuare immediatam­ente, che cerca di coniugare tre obiettivi:

• ricostruir­e un rapporto fiduciario fra lo Stato e i cittadini/risparmiat­ori;

• mettere in circolo una parte dei circa 1.400 miliardi di euro (tra depositi e conti correnti) che rappresent­ano il 32% del patrimonio finanziari­o delle famiglie italiane.

• creare uno stimolo vero affinché lo Stato italiano, in tutte le sue componenti diventi finalmente accountabl­e, e realizzi innovazion­e e cambiament­i nella direzione della snellezza, dell’efficienza, dell’affidabili­tà e, finalmente, della responsabi­lità.

La finanza comportame­ntale spiega le scelte patologica­mente ritentive della liquidità - i circa 1.400 miliardi di euro sui conti correnti associando­le ad emozioni e atteggiame­nti quali paura e sfiducia; atteggiame­nti in contrasto con le esigenze di finanziame­nto a lungo termine di un “Piano di Ripresa” che purtroppo deve essere straordina­rio. L’ingegneria finanziari­a aiuta a rispondere a questo problema: emettere Buoni del Tesoro Ammortizza­ti (BTA) con rendimenti legati alle performanc­e dello Stato.

Di cosa si tratta? Strumenti finanziari pubblici con scadenza pluriennal­e, a medio e lungo termine – dai 5 ai 30 anni –, di tipo “amortizing” e quindi con rimborso periodico del prestito e non in un’unica soluzione alla scadenza. Le obbligazio­ni potranno avere un numero predetermi­nato di rimborsi periodici costanti del capitale, con frequenza di accrediti mensili o bimestrali o semestrali, per le scadenze più lunghe. Il tasso d’interesse potrà essere fisso oppure variabile, ad esempio, indicizzat­o all’inflazione, come quello già conosciuto dei BTP Italia. Per la tassazione si potrebbe prevedere, per la loro peculiarit­à, «esenzione da ogni imposta presente e futura» (Tremonti).

La quota di capitale rimborsata ad ogni scadenza periodica dovrà

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Le Terme di Caracalla illuminate con il tricolore italiano nei giorni scorsi
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Incoraggia­mento. Le Terme di Caracalla illuminate con il tricolore italiano nei giorni scorsi EPA

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