Ford: «Abbiamo liquidità per 30 miliardi di dollari»
Una liquidità di 30 miliardi di dollari al 9 aprile consente a Ford di reggere fino ad almeno il terzo trimestre anche senza una ripresa della produzione o misure economiche ulteriori. «Riteniamo di avere la liquidità sufficiente», ha dichiarato Tim Stone, il chief financial officer di Ford, prevedendo una riapertura graduale dei suoi impianti nel corso del secondo trimestre. «Tutte le decisioni in questo senso saranno prese in collaborazione con i sindacati locali, i fornitori, i concessionari e gli azionisti».
Naturalmente la casa dell’Ovale Blu pensa a nuove mosse per fare fronte alle conseguenze della pandemia, che ha messo ulteriore pressione sui conti già in difficoltà prima che il coronavirus costringesse alla chiusura di fabbriche e concessionarie.Il ceo Jim Hackett ha già congelato il dividendo e ha messo in cascina 15,4 miliardi di dollari di liquidità da due linee di credito, proprio per affrontare questa fase di grande incertezza. «Continuiamo a valutare tutte le opzioni di finanziamento per rafforzare ulteriormente il nostro bilancio e aumentare la liquidità, per ottimizzare la nostra flessibilità finanziaria. Stiamo anche individuando ulteriori azioni operative per migliorare la nostra posizione in contanti», ha aggiunto Stone. Un modo in cui Ford potrebbe dare una spinta ai finanziamenti potrebbe essere rivolgendosi al mercato americano delle Abs, che dovrebbe trovare nuova linfa con il ritorno in campo della Federal Reserve.
Ford attende che la sua perdita rettificata nel primo trimestre sia di circa 600 milioni prima di interessi e tasse. Le entrate di 34 miliardi di dollari che Ford prevede per il periodo segnerebbero un calo del 16% rispetto a un anno fa.