Bonus turismo e per il credito garanzie fino a 2,5 milioni
Pressing per un fondo taglia bollette e per nuove risorse necessarie all’Alitalia
Garanzie per il credito alle Pmi, bonus vacanze e moratoria sui finanziamenti agevolati. Sono i perni del pacchetto imprese contenuti nelle ultimissime bozze del decreto legge atteso al consiglio dei ministri. Alcune misure potrebbero comunque confluire in successivi provvedimenti.
Solo nelle ultime ore si deciderà la sorte della parte più costosa, e delicata, delle proposte del ministro dello Sviluppo Stefano Patuanelli. Tra queste c’è 1 miliardo di ulteriore prestito per evitare il default di Alitalia, ma nelle bozze in lavorazione di ieri compariva solo un fondo del ministero dei Trasporti da 200 milioni per la crisi del trasporto aereo.
Sempre dallo Sviluppo arriva la proposta di un fondo, da 2-3 miliardi nelle richieste iniziali, per ridurre i costi energetici intervenendo sugli oneri di sistema, che non finirebbero più nelle bollette ma sarebbero trasferiti nella fiscalità generale (in questo senso, in parte sarebbe un travaso più che un taglio netto). Nel pacchetto Mise ci sono anche 600-800 milioni per rifinanziare i contratti di sviluppo e detrazioni fiscali per incentivare il turismo una volta superata la crisi. In quest’ultimo caso si lavora a un bonus, riservato a chi ha redditi tra 7.500 e 25.000 euro, che arriverebbe fino a 325 euro per soggiorni di almeno tre notti in località italiane, da consumare entro il 2020.
Il Mise, titolare delle competenze sui prezzi di mercato, ha preparato anche una norma anti speculazione. Per sei mesi verrebbe fissato un tetto per i dispositivi anti virus, ad esempio 6,5 euro per mascherine Ffp2, 9,5 euro per quelle Ffp3 e 4 euro per una confezione di gel disinfettante da 250 ml.
Tra le norme in cantiere ci sono poi l’estensione da 15 a 30 giorni del periodo di validità della polizza Rc auto dopo la scadenza e la moratoria sulle rate relative ai finanziamenti agevolati della Nuova Sabatini e agli incentivi per la ricerca e sviluppo a valere sul Fondo crescita sostenibile. Nel testo, probabilmente, entrerà poi una disposizione che, per evitare contatti, fino al 31 maggio obbligherà i postini a depositare in cassetta anche raccomandate, assicurate e pacchi dopo aver accertato la presenza del destinatario.
Spicca tra le misure allo studio nelle ultime ore anche lo sbloccabanda ultralarga. Se la norma sarà approvata, lo Stato attraverso la controllata Infratel di fatto commissarierà l’esecuzione del piano per la rete in fibra ottica. Infratel, in deroga ai contratti di concessione stipulati con Open Fiber (joint Cdp-Enel), potrà realizzare direttamente una quota fino al 30% dei lavori senza alcun indennizzo. Al tempo stesso si fissano obblighi per gli operatori tlc per garantire disponibilità di banda idonea ad assicurare la diffusione del lavoro agile e a soddisfare in via prioritaria le richieste provenienti dalle strutture ospedaliere. Spunta anche una norma sulle televendite, con l’innalzamento dei tetti per le tv allo scopo di facilitare le vendite a distanza.
Confermato poi l’ampio pacchetto per il rafforzamento del Fondo di garanzia Pmi. Nell’ultima bozza si prevede accesso gratuito generalizzato, fino al 31 dicembre 2021. L’importo massimo garantibile sarà di 2,5 milioni fino all’80% del finanziamento per garanzia diretta e fino al 90% per controgaranzia dei Confidi. La nuova dote per il Fondo dovrebbe aggirarsi attorno a 1,1 miliardi, ma il Mise dialoga in queste ore con il Tesoro per elevarla fino a 2 miliardi. La soglia per le operazioni di microcredito, infine, potrebbe salire da 25mila a 50mila euro.