«Lo sviluppo riparta da infrastrutture e innovazione»
«Prioritario il punto di vista dell’impresa. Serve più lungimiranza»
Competitiva, aperta, inclusiva. Così è la Calabria nelle prospettive di Confindustria: una regione più sviluppata e prospera, con un alto tenore di qualità della vita, aperta al cambiamento, con più occupazione e integrazione di tutte le sue componenti sociali in un ambiente sostenibile e sicuro. Non un miraggio, una visione. Con al centro l’impresa: «L’impresa è un baluardo per tutte le politiche economiche e sociali che vogliano andare nel senso dello sviluppo e della crescita. Il suo punto di vista è prioritario», dichiara Natale Mazzuca, presidente di Unindustria Calabria.
Nella regione si intrecciano dinamiche economiche e sociali. Quale dovrebbe essere il primo atto del prossimo governo? «Quello di attivare interventi concreti per scongiurare che il peggioramento delle condizioni di vita delle persone si trasformi in deficit di benessere, finendo per intaccare la sfera delle opportunità di istruzione e di crescita culturale, di cure mediche e di salute, in una parola, di capitale sociale. La qualità delle istituzioni e delle politiche economiche giocano adesso un ruolo fondamentale. È necessaria la lungimiranza dei programmi di intervento e una visione chiara delle traiettorie di sviluppo».
Come agire radicalmente per rendere competitivi i territori? «Bisogna eliminare le discriminazioni che affliggono la Calabria, a cominciare da quelle territoriali.
Servono più infrastrutture per consentire la circolazione di merci, di persone, di idee. La competitività di un territorio dipende dalla qualità della dotazione di strade, ferrovie, porti e aeroporti. Dobbiamo proteggere le risorse paesaggistiche, che rappresentano un nostro peculiare vantaggio competitivo, salvaguardare le identità territoriali, creare un sistema di imprese responsabili che in modo sinergico portino alla prosperità e ad un'alta qualità della vita. Così creiamo benessere e lavoro, nuove opportunità per giovani e donne. La geografia economica regionale contiene già alcuni importanti punti di eccellenza, sebbene
NATALE MAZZUCA Presidente di Unindustria
Calabria
ancora isolati e non in grado di generare processi di sviluppo diffusi e duraturi. La Zes di Gioia Tauro è un grande laboratorio proprio al centro del Mediterraneo e di un’Europa che si proietta verso l'Africa».
Quali sono le leve sulle quali spingere per programmare nuove politiche di sviluppo? «Sicuramente l’innovazione. Fra le nostre proposte, c'è quella di istituire un’Agenzia regionale per la ricerca e l’innovazione che abbia il compito di tenere vicine università e imprese, centri di ricerca e istituzioni, così da consentire di applicare la ricerca al mondo produttivo e a quello dei servizi, alle comunità. Possiamo partire dai nostri atenei: sono centri di eccellenza ma alimentano un giacimento di cervelli che non rimangono in Calabria».