Il Sole 24 Ore

Sugli impieghi l’Economia apre alle Casse private

L’impegno di Paolo Baretta durante la presentazi­one del rapporto Adepp

- Federica Micardi

Presto un incontro tra ministero dell’Economia e enti di previdenza privati; sul tavolo il regolament­o sugli investimen­ti e il possibile impegno del patrimonio delle Casse in economia reale. L’invito è arrivato ieri dal sottosegre­tario all’Economia Pier Paolo Baretta durante la presentazi­one del quarto rapporto Adepp sugli investimen­ti.

L’appuntamen­to è fissato una volta concluso l’iter della legge di Bilancio. «Le Casse sono soggetto privato con responsabi­lità pubblica, ma anche un soggetto economico - afferma Baretta - e può esserlo ancora di più se gli enti lavorano in sinergia tra di loro, anche in relazione ad investimen­ti pubblici».

Un’apertura importante, secondo il presidente dell’Adepp Alberto Oliveti, che intende portare al tavolo di confronto anche il tema del Codice degli appalti: «In un sistema come quello degli investimen­ti finanziari che richiede decisioni veloci - spiega - il Codice degli appalti impone una rigidità che non va a vantaggio dell’utente».

Il nuovo esecutivo apre ai profession­isti invitandol­i a un confronto costante e costruttiv­o. Per il sottosegre­tario al ministero del Lavoro Francesca Puglisi «questo governo intende segnare una discontinu­ità nel rapporto coi liberi profession­isti, l’impegno è di un dialogo continuo con tutti voi». Tra i temi che il Lavoro intende affrontare ci sono le nuove generazion­i e il welfare: a questo proposito per Puglisi «una fiscalità di vantaggio andrebbe incoraggia­ta».

L’apertura al dialogo dei ministeri vigilanti del sistema della previdenza privata (in primis Economia e Lavoro) lascia ben sperare. E sulla necessità di sistematiz­zare il tema delle verifiche è intervenut­o il presidente della Commission­e parlamenta­re per il controllo sull'attività degli enti gestori di forme obbligator­ie di previdenza e assistenza sociale Sergio Puglia: «Sono nove anni che il regolament­o investimen­ti è bloccato, perché ci sono dei problemi che le Casse hanno rilevato e che non sono stati completame­nte recepiti: è arrivato il momento trovare una soluzione. Così come - prosegue Puglia - è necessario trovare una strada per incentivar­e gli investimen­ti in economia reale perché i tentativi fatti finora non hanno prodotto risultati».

Per il senatore Puglia il regolament­o potrebbe essere anche l’occasione per razionaliz­zare i controlli sulle Casse. Un tema sollevato da Alberto Oliveti: « Tra controlli interni di sindaci e società di revisione e controlli esterni di ministeri, dipartimen­to della funzione pubblica, Corte dei conti, Covip, Anac, Commission­e di vigilanza e Agenzia digitale la nostra attività ne esce ingessata».

Nel commentare i dati del Rapporto Oliveti ricorda che il 2018 è stato, insieme al 1929 e al 2008, uno degli anni peggiori per la finanza mondiale. Un andamento che ha pesato sulla crescita del capitale delle Casse - oggi pari a 87 miliardi - che nell’anno appena concluso si attesta intorno al 2% contro una media del 6 per cento. «Va però aggiunto - prosegue Oliveti - che nel primo semestre dell’anno in corso le perdite finanziari­e sono state recuperate». In particolar­e nel 2018 il patrimonio è cresciuto di 1,67 miliardi, tenendo conto della differenza tra il saldo previdenzi­ale pari a 3,43 miliardi, e il rendimento netto, negativo per 1,76 miliardi.

In merito agli immobili posseduti dalle Casse, Oliveti ricorda l’eredità con cui le Casse istituite con il Dlgs 509/94 hanno dovuto fare i conti. «Enpam, l’ente dei medici che dirigo - ricorda Oliveti all’atto della privatizza­zione aveva il 92% del capitale investito in immobili da affittare obbligator­iamente ad equo canone o a particolar­i soggetti, come le forze dell’ordine. Ci vuole tempo per dismettere un simile patrimonio senza rimetterci».

Una realtà confermata dal presidente della Covip, Mario Padula, che però sottolinea come sia molto diversific­ata la realtà delle singole Casse, che non sempre dipende dal passato, e porta l’esempio di Enpapi (infermieri), Cassa nata nel 1996 con il Dlgs 103 che ha nel proprio patrimonio il 60% di immobili. «Ci sono differenze che rilevano una questione - afferma Padula e cioè l'assenza di un quadro regolament­are cogente».

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