Camicissima sperimenta nuove collezioni donna
Forte di un 2018 molto positivo, con un fatturato cresciuto dell’8% e che sfiora i 50 milioni, Camicissima ha aperto il nuovo anno con una sfida: il lancio delle sue prime creazioni per donna, con la capsule collection “Buongiorno e tante belle cose”, composta non solo da camicie, ma anche da chemisier, pantaloni, short, bluse. «Il 35% circa della nostra clientela è già formato da donne, che vengono in negozio per fare acquisti per gli uomini - spiega Fabio Candido, presidente di Fenicia Spa, gruppo al quale fa capo il marchio, fondato nel 1931 dal nonno Giovanni . Per questo ci era sembrato giunto il momento di offrire delle proposte anche a loro. Per ora la capsule è disponibile in 55 dei nostri 124 negozi in Italia, ma abbiamo già l’obiettivo di portarla presto anche all’estero».
Il nome stesso della capsule, “Buongiorno”, è stato scelto in quest’ottica: «È una parola che identifica subito l’Italia, soprattutto oltre confine - prosegue Candido -: Entro due-tre stagioni vorremmo raggiungere dei volumi tali da poter dedicare alla collezione un’insegna ad hoc. Se con Camicissima abbiamo raggiunto i 340 punti vendita nel giro di 15 anni, con Buongiorno potremmo fare lo stesso in metà del tempo».
L’obiettivo è soprattutto la Cina, secondo mercato per Camicissima dopo l’Italia, dove il marchio è già capillarmente diffuso con 180 punti vendita e sta iniziando a testare anche le città di terzo livello: «Il cliente cinese è molto diverso da quello italiano - nota Candido -: per esempio è molto più attratto da prodotti “tecnologici”, come la nostra collezione Non Iron». Ma nei piani di Camicissima c’è anche la nuova, promettente frontiera del Sud Est asiatico: «Abbiamo appena organizzato un evento ad Ho Chi Min, in Vietnam, dove si sta formando una nuova classe di consumatori in cerca di stile italiano. Vorremmo aprire nel Paese 8-10 punti vendita».