Ca’ de Sass entra in Camfin con il 10%
Camfin apre il capitale a Intesa Sanpaolo. Come anticipato da Il Sole 24 Ore del 23 febbraio scorso, la società ha annunciato ieri in una nota di aver sottoscritto un term sheet con la banca per l’ingresso dell’istituto tra i soci. In particolare, Intesa Sanpaolo sottoscriverà un aumento di capitale riservato per un ammontare pari a 40 milioni di euro diventando così titolare di azioni di categoria “A” rappresentative di una partecipazione del 10,7% del capitale sociale con diritto di voto e del 7,5% del capitale economico, al netto delle azioni proprie detenute da Camfin in portafoglio. Stante quanto previsto dall’attuale statuto, Intesa Sanpaolo avrà, tra gli altri, il diritto di nominare un membro del consiglio di amministrazione della società.
L’ingresso della banca arriva a pochi mesi dall’uscita dall’azionariato di due soci storici, Carlo Acutis e il fondo Manzoni. Un disimpegno avvenuto in concomitanza con la scadenza del lock up dei soci Pirelli, lo scorso 4 ottobre, che ha ridisegnato gli assetti della holding, ma ha confermato l’impegno della maggioranza dei soci della Bicocca. Con i nuovi equilibri, ancora in via di definizione, si assiste così a un importante rafforzamento del nocciolo italiano raccolto intorno a Marco Tronchetti Provera, che resta il primo socio e , insieme alle banche, detiene azioni di tipo A, con diritto di voto e governance, mentre gli altri soci hanno azioni di tipo B. Si riscostituisce poi il blocco bancario formato da Intesa- UniCredit che storicamente ha detenuto circa il 20% di Camfin.