Per i missili Mbda ricavi in crescita e portafoglio record: 17,4 miliardi
L’ex Finmeccanica ha ceduto lo stabilimento di Fusaro per oltre 10 milioni
Il gruppo missilistico europeo Mbda ha «aumentato leggermente i ricavi» nel 2018 da 3,1 a 3,2 miliardi di euro, ha ottenuto nuovi ordini per 4 miliardi (inferiori ai 4,2 miliardi del 2017), il portafoglio ordini è aumentato da 16,8 a 17,4 miliardi, «livello record».
Antoine Bouvier, ad del gruppo che ha come soci Airbus, Bae Systems (37,5% ciascuno) e Leonardo (25%), nel presentare i conti a Roma ha detto che «i risultati del 2018 sono ottimi, per il quinto-sesto anno consecutivo gli ordini sono superiori ai ricavi. Per il 2019 pianifichiamo una crescita più sostanziale dei ricavi, ma non possiamo escludere un rallentamento per le restrizioni alle licenze all’esportazione dalla Germania all’Arabia Saudita. Siamo fiduciosi che si possa trovare una soluzione a breve».
La Germania ha vietato l’export di armi a Ryadh dopo l’uccisione del giornalista Jamal Khashoggi. Questo impedisce a Mbda di consegnare i missili Meteor per gli Eurofighter sauditi. La frenata in Arabia Saudita inciderebbe anche sulla redditività, perché questo contratto è molto remunerativo. «Nel 2018 il Ros è stato circa il 10%», ha detto il vicedirettore finanziario del gruppo, Claudio Palomby.
Bouvier ha detto che «l’anno scorso c’è stata una competizione più aggressiva. C’è stato un ribilanciamento nell’export, le vendite al di fuori dei sei paesi europei che sono il mercato domestico di Mbda sono state pari a 1,5 miliardi, inferiori ai 2,5 miliardi del mercato domestico».
Pasquale Di Bartolomeo, direttore vendite del gruppo e ad di Mbda Italia, ha spiegato che «tra i contratti significativi ci sono il nuovo motore del Mica in Francia, il Marte Er acquisito dal Qatar sia per l’Eurofighter sia per l’elicottero Nh90. Stiamo negoziando con un paese del Golfo per installare il Marte per uso navale», ha aggiunto. «I contratti domestici sono importanti - ha precisato Di Bartolomeo - perché ci consentono di continuare a investire in tecnologie anche in una fase di rallentamento nell’export. Stiamo lavorando con le poche risorse che l’Europa ha a disposizione rispetto a Stati Uniti, Cina e Russia». Sul taglio dei finanziamenti italiani al Camm Er Di Bartolomeo ha detto: «siamo andati avanti nonostante il rallentamento, non è la cancellazione, di budget».
Di Bartolomeo ha detto che «Mbda Italia ha comprato lo stabilimento di Fusaro, prima eravamo in affitto». Il venditore è Leonardo, a un prezzo tra i 10 e i 20 milioni.
L’anno scorso il gruppo ha assunto 1.200 dipendenti, di cui 100 in Italia. Bouvier ha confermato che «Mbda partecipa a entrambi i progetti europei per nuovo aereo da combattimento, il Tempest britannico e il Fcas franco-tedesco. Questo dimostra la nostra capacità di partecipare a programmi che siano “solo per occhi nazionali”, partecipiamo con Mbda Uk e Mbda France. Se ci fosse una convergenza tra i due programmi, come auspico, non potrei vedere l’Italia assente». Ma, mentre gli altri si sono già mossi, il governo italiano non ha deciso nulla.