Usa, Bayer giù dopo la sconfitta in tribunale
Le azioni Bayer con un crollo del 9,6%, e un calo intraday fino al 13%, ieri hanno zavorrato la Borsa di Francoforte, dopo che un secondo tribunale californiano ha riconosciuto come cancerogeno l’erbicida Roundup a base di glifosato a marchio Monsanto, società che il gruppo tedesco ha acquisito lo scorso anno in un mega merger da 66 miliardi di dollari. Bayer continua a sostenere che l'erbicida è sicuro, citando 800 studi scientifici. Ma i giudici americani sono di diverso avviso. Dalla prima sentenza contraria, nell'agosto scorso, il titolo Bayer ha perso oltre 30 miliardi di dollari di capitalizzazione. Una perdita secca che aumenta il costo reale del deal e accresce la pressione degli azionisti sul ceo Werner Baumann sul senso economico dell'operazione.
L'erbicida Roundup è diventato la principale preoccupazione dopo il completamento dell'accordo con Monsanto, perché ha creato sì un leader globale nelle sementi e nei prodotti per l'agricoltura, ma assieme al pacchetto dei prodotti e dei brevetti dell'ex competitor americano, la società tedesca si è portata a casa una lunga scia di 11.200 ricorsi giudiziari contro Roundup, presentati da altrettanti malati di cancro o dai loro familiari. Il costo finale di questa vicenda è destinato inevitabilmente a salire.
Nell'ultimo verdetto, arrivato un po' a sorpresa, il giudice distrettuale Vince Chhabria a San Francisco, nella prima fase del procedimento ha dato ragione al ricorrente, Andrew Hardeman, un uomo che ha contratto un linfoma non-Hodgkin e che per 26 anni ha vaporizzato l'erbicida nella sua proprietà. La seconda fase del processo cominciata ieri dovrà determinare i danni e le responsabilità di Monsanto, se verranno provati gli sforzi per influenzare l'opinione pubblica. Bayer, se si andrà - come è probabile - a un patteggiamento «rischia di dover pagare oltre 5 miliardi di dollari» secondo Markus Manns, fund manager di Union investment che è tra i primi 15 azionisti di Bayer. Anche il fondo attivista Elliott Management, del miliardario Paul Singer, che ha una quota azionaria nel capitale di Bayer, da dicembre preme sulla società perché vengano separate le attività della farmaceutica da agricoltura e sementi.
NEW YORK