La produzione del bianco torna a crescere, ma solo per l’estero
Gli elettrodomestici italiani arrestano una caduta che durava ininterrottamente da inizio 2000, e si avviano a chiudere l’anno con una produzione che, al terzo trimestre, risulta in crescita dell’1,3%. Lo conferma Applia Italia, l’associazione che raggruppa i principali produttori. Il merito è tutto dell’export, visto che il mercato interno continua a soffrire, con un calo sia in volume (-2%), che a valore (-2,4%), un trend che a fine anno dovrebbe essere solo parzialmente mitigato dall’ottimo andamento delle vendite del Black Friday, che in Italia, secondo le prime rilevazioni di Gfk, ha registrato una crescita del 47%. Dopo avere perso quasi il 50% della produzione ed essere sceso sotto la soglia piscologica dei 10 milioni di «pezzi», il bianco prova a ripartire da nuovi presupposti. Ora la produzione è a maggiore valore aggiunto, con caratteristiche innovative, e destinata ai mercati più ricettivi dell’Europa, con un incremento del 21,4% nelle vendite soprattutto per frigoriferi, forni e piani cottura. In Italia invece la situazione è ribaltata: crescono con decisione (+21,1%)solo le asciugatrici (segmento dove il tasso di penetrazione è ancora basso), mentre frigoriferi e lavatrici, anche quelli di ultima generazione, sembrano essere penalizzati dalle politiche promozionali. «Questa miopia nella catena distributiva fa male al mercato - spiega la presidente di Applia, Manuela Soffientini -. Il bianco è stato tradizionalmente utilizzato per creare traffico, ma oggi questa scelta non ha più senso, non sono più questi i prodotti su cui costruire l’attrattività di un punto vendita, è un atteggiamento autodistruttivo che rischia di danneggiare tutta la filiera». I veri «driver» del mercato oggi sono altri, come confermano i dati Gfk e Applia. Tra i piccoli elettrodomestici, per esempio (dove il calo dei volumi è compensato da un leggero incremento in valore) gli aspirapolvere hanno aumentato le vendite trainati dalle scope elettriche ricaricabili e dai robot, mentre continua la crescita dei piani a cottura a induzione e dei forni con cottura a vapore. Negli altri segmenti si registra la positività del riscaldamento a biomassa e di camini e canne fumarie, resta stabile il mercato delle cappe. Confermato, infine, il trend di crescita delle attrezzature professionali, a conferma di un cambiamento degli stili di vita, con un maggiore accesso al circuito della ristorazione.
Sul piano normativo è a un passo il rinnovo dell’accordo di programma tra i protagonisti della filiera del Raee (il recupero e smaltimento di rifiuti elettronici). I dati italiani, seppure in crescita, sono al di sotto del benchmark europeo e per questo motivo, dice il direttore generale di Applia, Marco Imparato «è necessario uno sforzo comune per accrescere la consapevolezza verso un appropriato conferimento e smaltimento». Applia ha da poco condotto in porto una campagna radiofonica di successo. È inoltre stato avviato il dialogo con l’attuale Governo, intenzionato ad affrontare il tema.
+1,3% PROVE DI RIMBALZO Si arresta, dopo anni, la caduta della produzione di grandi elettrodomestici. Il mercato interno resta però stagnante, con un calo del due per cento