Nexi vende la controllata Oasi In corsa Cedacri e Anacap
Banca d’Italia potrà preferire un soggetto industriale a un fondo
Procede il riassetto organizzativo di di Nexi in vista dell’Ipo il prossimo anno. La ex Icbpi-CartaSì, che fornisce servizi e infrastrutture per il pagamento digitale, ha in corso in queste settimane la vendita della controllata Oasi, che è attiva nello sviluppo di soluzioni per la compliance bancaria.
Ormai il gruppo di potenziali acquirenti si sarebbe definito, secondo le indiscrezioni, a soli due soggetti, uno strategico e uno finanziario: il gruppo Cedacri, partecipato dall’investitore Fsi (l’ex-Fondo Strategico guidato da Maurizio Tamagnini) da una parte e dall’altra il fondo internazionale Anacap. Resta tuttavia da capire se un private equity possa (o meno) ricevere il benestare di Banca d’Italia, come azionista di riferimento di un gruppo attivo nella compliance bancaria.
Non è invece più nella partita il gruppo Cerved, che si sarebbe ritirato un mese fa. Il processo è seguito dagli advisor Mediobanca e Ubs e dovrebbe giungere a conclusione nel giro di qualche settimana. La valutazione sarebbe inferiore ai 200 milioni di euro.
Con la vendita di Oasi, Nexi archivierà un altro tassello sulla strada del riassetto iniziato nel maggio scorso, quando il gruppo ha ricevuto l’autorizzazione da parte della Banca d’Italia e dalla Bce a procedere alla riorganizzazione societaria avviata in gennaio. Sono così state separate le attività legate alla gestione dei pagamenti e quelle di natura strettamente bancaria.
Queste ultime sono confluite infatti in Depobank, per la quale il management e il consiglio di amministrazione sono totalmente separati e indipendenti da quelli di Nexi.
Intanto il gruppo guidato dal manager Paolo Bertoluzzo (ex numero uno di Vodafone Italia) e controllato dai fondi di private equity Advent, Bain Capital e Clessidra, si appresta ad approvare il nuovo piano industriale e, una volta compiuto questo step, dovrebbe cominciare a definire i passaggi del processo di quotazione a Piazza Affari, che potrebbe però concretizzarsi nella seconda parte del prossimo anno.