Zingaretti-Minniti per il Pd, Gentiloni possibile federatore
Oggi l’ex premier parteciperà all’iniziativa lanciata dal governatore
Il dado è tratto: Nicola Zingaretti ha lanciato ieri la sua candidatura alle primarie del Pd di febbraio. Il Governatore del Lazio lo ha fatto aprendo “Piazza grande”, la due giorni romana che si concluderà oggi, inviando subito un messaggio di rottura con la stagione renziana. «Non vogliamo continuare con la strada che ci ha portato a fallire», ha detto Zingaretti che attende oggi il sostegno anche dell’ex premier Paolo Gentiloni. La corsa però è appena cominciata ed è presto per fare previsioni. Anche perché si dà per scontato l’imminente discesa in campo di un altro big: l’ex ministro dell’Interno Marco Minniti, su cui punta almeno una parte dei renziani che l’ex segretario riunirà alla Leopolda il prossimo fine settimana.
Ma i giochi non sono finiti. Lo stesso attuale segretario dem, Maurizio Martina, presente ieri alla manifestazione di Zingaretti e che ha già anticipato la partecipazione alla Leopolda, non ha sciolto la riserva limitandosi per ora a una posizione di «ascolto» e lanciando l’ennesimo appello all’unità: «Gli avversari sono fuori di noi, è questa destra ad essere pericolosa». È certo in ogni caso che la candidatura di due o più nomi di peso, oltre quelli già noti di Matteo Richetti, Francesco Boccia e il giovane Dario Corallo, provocheranno una dispersione dei voti indebolendo inevitabilmente anche il vincitore.
Ecco perché più di qualcuno - a prescindere dalle primarie - guarda comunque a Paolo Gentiloni come figura unificante per quel fronte antisovranista chiamato a sfidare Salvini e Di Maio alle europee di maggio. Zingaretti è convinto comunque di poter tagliare il traguardo da vincitore. Con lui si è schierata non solo l’ala sinistra dem ma anche l’ex ministro Dario Franceschini con la sua corrente. «Oggi abbiamo iniziato un percorso senza confini e aperto a tutti, ben oltre un partito che si deve rigenerare», ha detto Zingaretti sottolineando che con lui ci sono già 600 sindaci e amministratori provenienti da tutta Italia.