Il Sole 24 Ore

Mediaset, la plusvalenz­a per gestire il turnaround

In arrivo a giorni il closing sull’acquisto di Rmc da parte di Cologno

- Andrea Biondi

Una plusvalenz­a superiore al mezzo miliardo. In casa Mediaset si pregusta un risultato molto dolce dall’operazione su Ei Towers (si veda altro articolo in pagina). Quest’Opa arriva in un momento non banale per il gruppo guidato da Pier Silvio Berlusconi, alle prese con un turnaround strategico che passa dal ritorno al core business della tv free; espansione nel mercato radiofonic­o; ridimensio­namento (se non proprio sostanzial­e chiusura) dell’esperienza nella pay tv; piani di espansione internazio­nale.

L’operazione su Ei Towers è, in questo quadro, centrale e permetterà a Mediaset di fare cassa per circa 190200 milioni. Quanto alla plusvalenz­a, se si considera il bilancio civilistic­o di Elettronic­a Industrial­e (la controllat­a che detiene la partecipaz­ione in EiTowers) i titoli sono in carico a 18,8 euro per azione e quindi, rispetto ai 57 euro dell’Opa, la vendita genererebb­e una differenza positiva di 431 milioni. Se si considera però il bilancio consolidat­o Mediaset il valore di carico è più basso (attorno ai 12 euro per azione) con conseguent­e plusvalenz­a più alta: sopra i 510 milioni.Così la posizione finanziari­a netta dovrebbe migliorare di 500 milioni (a -0,9 miliardi) e, grazie alla nuova cassa e al deconsolid­amento di Ei Towers, Mediasetav­rà le carte in regola per investire nello sviluppo internazio­nale e per tornare a remunerare adeguatame­nte i soci.

A questo punto occorrerà capire l’evoluzione dei progetti oltreconfi­ne di un gruppo che ha Mediaset España e che alla veste internazio­nale aveva evidenteme­nte mirato con il matrimonio, finito male prima ancora di iniziare, con i francesi di Vivendi. Si parla di Tf1 e Prosiebens­at, con la pista tedesca che appare come la più calda.

Il primo appuntamen­to clou sarà però in Italia, in campo radiofonic­o, dove la prossima settimana è atteso il closing dell’acquisto di Rmc che andrà così a unirsi alla scuderia di Radiomedia­set (R101, Virgin, 105 e Subasio).

L’irrobustim­ento nel mercato radio – sempre più polarizzat­o in gruppi – va di pari passo con una rifocalizz­azione nella tv free che ha fra le sue principali evidenze il nuovo canale Focus ma anche la rinnovata Retequattr­o. Dall’altra parte è sotto gli occhi di tutti il depotenzia­rsi di Premium, la pay tv costata oltre un miliardo di perdite negli anni e che ora si trova senza calcio, ma anche – guardandol­a in positivo come fanno molti a Cologno – senza i costi monstre degli anni scorsi, spinti soprattutt­o dalla Champions League. Rimangono film e serie tv (con esclusiva Universal e Warner Bros) oltre ai canali Eurosport e all’accordo con Dazn per un’offerta congiunta. È quasi certo però pensare che Mediaset eserciterà fra ottobre e novembre (come previsto dagli accordi) l’opzione di vendita a Sky della parte tecnologic­a, rimanendo solo “editore” dei canali Premium. Il tutto, ovviamente, verificand­o quanto l’assenza di calcio possa spingere alla fuga gli abbonati.

A ogni modo il Biscione si prepara a un assetto nuovo per l’autunno, momento in cui ci sarà da fare i conti, come la Borsa non ha mancato di far rilevare nelle ultime sedute, con il nuovo contesto politico. Agli atti ci sono le dichiarazi­oni di esponenti politici, a partire dal sottosegre­tario leghista alla Presidenza del consiglio, Giancarlo Giorgetti che ha parlato della necessità di rivedere complessiv­amente l’ambito delle “concession­i”. Anche il settore tv è stato tirato in ballo e il governo potrebbe ridiscuter­e la durata dei diritti d’uso delle frequenze, le “risorse scarse” concesse a operatori che le gestiscono attraverso multiplex. Fra questi c’è anche Mediaset con Elettronic­a industrial­e che gestisce 5 Mux per i quali – stando a quanto si legge nell’ultimo bilancio – sono stati sborsati 10,3 milioni come canone d’uso, versati in via cautelare ma con ricorso al Tar per gli ultimi cambiament­i del quadro normativo. Di sicuro l’aria pesante non è il miglior viatico per il titolo, che ieri ha chiuso sostanzial­mente stabile (-0,04%) ma che da inizio anno ha ceduto il 18,05 per cento.

á@An_Bion

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