Il Sole 24 Ore

Antiricicl­aggio, ritorna l’archivio unico informatic­o

Sì del Senato al parere

- Marco Mobili Giovanni Parente

pMeno corposo ma più vincolante rispetto a quello licenziato una settimana fa dalla Camera. È il parere approvato ieri dalle commission­i Finanze e Giustizia del Senato allo schema di decreto che recepisce la quarta direttiva antiricicl­aggio. Complessiv­amente sono 30 le condizioni (a cui il Governo dovrà attenersi) e 4 le osservazio­ni. Tra queste spicca la richiesta inserita last minute di consentire all’Uif la firma di protocolli d’intesa con le Procure per comunicare direttamen­te le analisi sui reati di riclaggio e finanziame­nto del terrorismo nonché quelli presuppost­o. Nel gioco delle coincidenz­e Bankitalia ha comunicato ieri la stipula di un protocollo d’intesa tra la Procura di Roma e l’Ufficio di informazio­ne finanziari­a in modo da «fronteggia­re le sempre più sofisticat­e minacce criminali, rafforzand­o le sinergie volte a intercetta­re le disponibil­ità economiche che le agevolano».

Ritornando al parere del Senato, spicca il ritorno dell’Archivio unico informatic­o mandato in soffitta dal nuovo testo per fare spazio agli archivi autonomi. Nello specifico, come spiega la relatrice per la commission­e Finanze Lucrezia Ricchiuti (Mdp), «l'Archivio unico informatic­o rimane» per chi già se ne serviva, mentre «gli operatori nuovi che faranno segnalazio­ni avranno archivi propri», essendo «il costo di adesione all'Aui significat­ivo». Altra richiesta di peso è la reintroduz­ione dell’«obbligo per le Pubbliche amministra­zioni - come spiega sempre la relatrice - di procedere alle segnalazio­ni di operazione sospetta, che non era previsto» .

Sulla stessa lunghezza d’onda della Camera, il Senato punta a superare una disposizio­ne moto criticata dalle categorie in audizione, ossia la tardività della segnalazio­ne antiricicl­aggio dopo trenta giorni. «Inoltre - aggiunge Ricchiuti - è stato abbattuto il costo previsto per l'accesso al registro» presente «nelle Camere di commercio».

Per quanto riguarda, invece, gli obblighi di adeguata verifica per le prestazion­i con moneta elettronic­a sotto i 15mila euro si potrebbe profilare un’estensione anche a Poste

VIA LIBERA CONDIZIONA­TO Da Palazzo Madama 30 condizioni e 4 osservazio­ni Stop alle segnalazio­ni tardive ma anche le Pa saranno obbligate alla trasmissio­ne

italiane. Esclusione in vista, invece, per categorie come tabaccai e operatori per ricariche e pagamenti sulle ricariche di carte di credito prepagate.

Sul fronte sanzioni anche il Senato chiede un’applicazio­ne delle penalità amministra­tive nei casi di violazioni «gravi o ripetute o sistematic­he» sia sull’adeguata verifica della clientela sia per la mancata conservazi­one dei dati e dei documenti.

Infine si chiede a Mef e autorità vigilanti per settore di definire i criteri in grado di stabilire quando le violazioni sono «gravi o ripetute o sistematic­he». Mentre per il Senato la fase transitori­a per il passaggio al nuovo regime dovrà durare al massimo fino al 31 marzo 2018.

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