Goldman sceglie un tedesco per l’investment banking
Donald Trump ha smosso le acque in Goldman Sachs. Ha chiamato alla Casa Bianca l’ex vice-presidente e Coo della banca, Gary Cohn, per dirigere il dream team dei consiglieri economici. Al suo posto è stato nominato David Salomon, ex co-ceo dell’investiment banking assieme a Richard Gnodde. Così l’inossidabile Lloyd Blankfein, ceo dal 2006 di una delle più grandi banche d’affari del mondo, la banca delle banche, si è trovato a dover riempire il pallottoliere con i nomi mancanti. Giocoforza è stato quello di avviare un ricambio generazionale nella leadership per la divisione investment banking globale, guidata dal 2014 da John Waldron. Lo affiancheranno alla guida della seconda fonte di reddito di Goldman due “giovani” manager: Greg Lemkau, attuale numero due nella divisione M&A. E il tedesco Marc Nachmann, a capo del ramo finanziamenti globali e delle attività in Sud America. La sua nomina è stata una sorpresa. Sono rari gli europei, e ancora più rari i tedeschi, ai vertici delle grandi banche oltreoceano. (Ri.Ba.)
Atlante dovrebbe rilevare 2,2 miliardi di Npl a più del 30%
pDopo l’aumento di capitale da 450 milioni per le Good banks effettuato dal Fondo di risoluzione e quello da 400 per Ubi approvato dall’assemblea dei soci il 7 aprile, oggi dovrebbe verificarsi la terza e ultima condizione posta dall’ex popolare per l’acquisto di Banca Marche, Banca Etruria e CariChieti: si tratta della cessione di 2,2 miliardi di Npl lordi ad Atlante, che proprio oggi dovrebbe formalizzare l’operazione. A quel punto, i consigli di Ubi - già convocati per la trimestrale - dovrebbero approvare definitiva-