Maxi-cedola per Cdp e Tesoro
Dall’assise di Eni, che ieri ha rinnovato per un altro triennio il mandato di Claudio Descalzi ed Emma Marcegaglia, è arrivato anche il via libera al bilancio e al dividendo da 0,80 euro per azione. Che si traduce in un maxi-assegno per la Cassa Depositi e Prestiti (747 milioni) e per il Tesoro (125 milioni). L’assise ha poi approvato anche il piano di incentivazione a lungo termine del management di tipo azionario su cui Iss, uno dei proxy advisor dei fondi, aveva suggerito di votare contro. Alla fine, la proposta è passata, ma il 21% non si è espresso favorevolmente sul piano che, come si legge nel documento informativo predisposto dal cda in vista dell’assemblea di ieri, «prevede tre attribuzioni annuali di azioni Eni a titolo gratuito che potranno essere assegnate dopo tre anni in misura connessa alle condi- zioni di performance conseguite secondo i criteri e i parametri prestabiliti».
«Non è una delle percentuali migliori. Abbiamo fatto di meglio, crediamo ci sia stato qualche errore di comunicazione», ha spiegato poi la presidente Marcegaglia al termine dell’assise non prima di aver sottolineato che il piano «è in linea con la best practice internazionale». «In realtà - ha proseguito - reintroduciamo, dopo alcuni anni, un incentivo equity-based e questo ci è stato chiesto dagli investitori. Forse non è stato capi- to il periodo dei tre anni e il vesting (periodo di maturazione, ndr) triennale, forse non è stato chiarito bene questo» ha aggiunto Marcegaglia. Che, tuttavia, si è detta fiduciosa rispetto al futuro confronto con i fondi. «Siamo confidenti che spiegando bene la cosa, il voto alla prossima assemblea potrebbe salire. Vediamo ad esempio che alcuni investitori, come il fondo sovrano norvegese, chiede di allungare i tempi a 5 anche 10 anni, il lungo termine è un tema reale».
Per la presidente Marcegaglia non ci saranno problemi di sorta, dunque. «Non siamo del tutto soddisfatti, anche se ha votato a favore il 78%, ci siamo riproposti di parlare con i fondi in incontri one to one e alzare la percentuale alla prossima assemblea».
IL PIANO DI INCENTIVAZIONE Il via libera dell’assise con il 21% dei voti contrari Marcegaglia: «È in linea con la best practice internazionale, ma lo spiegheremo meglio»