Contemporanea & Fiera
Mancano tre giorni all’inaugurazione della XXII edizione di Miart 2017, la fiera internazionale d’arte moderna e contemporanea di Milano organizzata da Fiera Milano e diretta per la prima volta da Alessandro Rabottini, già Vice Direttore nel 2016. Sarà un’edizione arricchita di novità nel format e di presenze e collaborazioni sempre più prestigiose. Dal 30 marzo al 2 aprile il Padiglione 3, Gate 5 di Fieramilanocity, accoglierà 175 gallerie internazionali, specializzate in arte del presente e in design a edizione limitata, cui si affiancherà Miartalk con premi, acquisizioni e un fitto calendario di appuntamenti, dentro e fuori i padiglioni della fiera. Tutta la città, infatti, sarà coinvolta in eventi e inaugurazioni che tirano la volata al Milan Design Week 2017, in programma dal 4 al 9 aprile. C’è solo l’imbarazzo della scelta con il rammarico di non possedere il dono dell’ubiquità! Un esempio? Il 29 marzo alle 18 Deutsche Bank presenta, presso la sede di Via Turati 25, Images of Italy, il nuovo catalogo italiano della collezione d’arte esposta nelle tre sedi italiane della Banca, mentre in Piazza Borromeo 12 LCA Studio Legale promuove la personale di Brigitte March Niedermair: Transition_Giorgio Morand.
A dominare in fiera, accanto alle nuove proposte (sezioni Contemporary e First Step), sono ancora gli anni ’60 della Pop Art (da Robilant + Voena opere di Warhol e la scuola romana di Piazza del Popolo, ma anche di Allen Jones e la Pop del nord Italia). Riemergono le opere degli anni ’70 alternative all’Arte Povera, con artisti meno inflazionati. Ad esempio lo Studio Guastalla propone ben due stand, uno nella sezione Established, con lavori di Giorgio Griffa e di Emilio Isgrò, l’altro nella sezione Decades, in cui saranno rappresentati gli anni ’20 del secolo scorso, con sculture di Adolfo Wildt e di Arturo Martini. Spiccano alcune pergamene di Wildt che il bisnonno degli attuali titolari, Guido Belforte, espose nel 1925 nella sua galleria livornese Bottega d’Arte.
L’obiettivo di Miart è quello di iniziare un percorso che porti la fiera ad essere attiva nella produzione moderna e contemporanea durante tutto l’anno e non solo nei tre giorni dell’evento.