L’Italia stringe per il debutto del BTp «islamico»
In arrivo una proposta di legge per lanciare i sukuk, titoli di Stato per musulmani
pIn Italia stanno per arrivare i «Maometto-Bond». Tutto è quasi pronto per il debutto, nel nostro paese del primo bond islamico sovrano italiano: un Titolo di Stato per musulmani sarebbe una pietra miliare nel mercato dei capitali. In Parlamento sta per arrivare ad horas (si dice sia questione di giorni) la proposta di un disegno di legge bipartisan che sbloccherebbe l'emissione di Btp compatibili con la sharia , la legge del Corano: i cosiddetti sukuk (equivalente islamico di un ’obbligazione).
In Europa i sukuk si contano sulle dita di una mano: il primo paese a emettere un titolo sovrano islamico è stata, nel 2014, l'Inghilterra. Era un'emissione in sterline, di circa 200 milioni. È stato poi il Lussemburgo, sempre tre anni fa, a lanciare il primo EuroSukuk. Ora si sta muovendo l'Italia, mentre sul mercato si vocifera di un debutto da record della Germania nei sukuk: 1 miliardo di euro.
Burocrazia normativa e la giungla del fisco hanno finora bloccato all'Italia un mercato, quello dei bond islamici, che vale 180 miliardi di dollari (dati al 2015). L'annuncio è partito da Torino - durante il Turin Islamic economico Forum (Tief), giunto alla terza edizione e organizzato da Assaif e Università di Torino - per bocca del fiscalista Stefano Loconte, esperto incaricato dalla Commissione Finanza del Parlamento di studiare la questione.
Da tempo il capoluogo piemontese si è candidato a punto di riferimento in Italia per la Finanza islamica. Nata negli anni 70, la finanza islamica è di fatto assente nel nostro paese: non esistono strumenti compatibili per gli investitori musulmani. Il Corano, come tutte le religioni antiche, vieta qualsiasi forma di interesse e rendimento del denaro (riba). Non solo, i precetti del Corano vietano pure ogni forma di speculazione, anche la più “fisiologica”: non si può usare il denaro per ricavarne altro denaro. Il denaro può essere investito solo in attività reali. Questo divieto religioso esclude di fatto tutto il mondo arabo dal mercato dei capitali.
Con un paese senza crescita economica negli ultimi 10 anni (il Pil dal 2005 al 2015 è rimasto fermo a -0,5%), i Sukuk possono essere una ghiotta opportunità: l'economia domestica langue, e c'è bisogno di capitali. Gli investitori arabi hanno invece capitali e cercano opportunità di investimento. Se passerà la legge, sarà possibile collocare titoli di Stato italiani a investitori arabi. Le banche sono già pronte: da mesi sui tavoli di Intesa SanPaolo e Unicredit hanno dossier per lanciare i primi bond islamici. Ma non riescono perché ci vuoleuna modifica alle attuali norme finanziarie. Cosa che il disegno di legge conta di ottenere.
I FRENI Burocrazia normativa e giungla fiscale hanno finora bloccato un mercato che vale 180 miliardi di dollari