Tribunale Ue annulla veto fusione Ups-Tnt
Rigettata la decisione dell’Antitrust Ue
pIl Tribunale dell’Unione europea ha annullato per vizio di forma una decisione del 2013 dell’Antitrust Ue che ha impedito la fusione tra la società di spedizioni americana Ups (United Parcel Service) con il colosso olandese della logistica Tnt. Un deal da 7 miliardi di dollari che dopo quasi 4 anni può finalmente partire. I giudici di Lussemburgo hanno stabilito che la Commissione non ha rispettato i diritti alla difesa della società americana, accogliendo il ricorso presentato da Ups nell’aprile dell 2014.
L’Antitrust Ue nel 2013 aveva dato parere negativo alla fusione in quanto questa avrebbe ridotto la concorrenza nel settore della consegna dei pacchi in 15 stati membri, riducendola a soli due- tre operatori e lasciando Dhl come unico concorrente di Ups.
Secondo il Tribunale Ue, però, i dati utilizzati dalla Commissione, che hanno portato alla sua decisione del 30 gennaio 2013, si basavano su un modello econometrico diverso da quello discusso con Ups. La mancata comunicazione a Ups del modello definitivo ha violato, secondo i giudici, i diritti della difesa della società, che se ne fosse stata al corrente avrebbe potuto difendersi in modo più appropriato. Per questo la Corte ha deciso di «annullare integralmente » la decisione del 2013, senza esaminare gli altri motivi di ricorso di Ups. «Ups constata con piacere che le sue ragioni sono state accolte dal Tribunale europep», commenta Gregg Svingen, portavoce della società Usa. Un portavoce della Commissione, rileva che la decisione di annullare il veto alla fusione tra Usp e Tnt è stata presa «su base procedurale», quindi non di merito, e la sentenza «si concentra sulle circostanze specifiche della condotta della procedura amministrativa». La Commissione, che può ricorrere in appello contro la decisione del Tribunale, ora «analizzerà attentamente quanto stabilito dai giudici di Lussemburgo» prima di decidere ulteriori passi.
La decisione del Tribunale Ue comunque rischia di riaprire la partita delle concentrazioni nel settore spedizioni e logistica in Europa. Il ricorso di Ups infatti è partito un anno fa, e segue l’acquisizione di Tnt da parte di FedEx, e il successivo via libera dell’Antitrust: Ups si è sentita danneggiata dalla decisione europea e ha chiesto al Tribunale Ue di rimuovere il veto posto dall’Antitrust nel 2013 perché il «no» di Bruxelles ha, di fatto, aperto la strada all’acquisizione di Tnt da parte dell’altro colosso delle spedizioni americano FedEx per espandere il suo raggio di azione sul mercato europeo, avvenuta nel maggio 2016. Un’operazione da 4,4 miliardi di euro che è stata approvata dalle autorità anti concorrenza di Ue, Usa, Brasile e Australia. E che ora rischia di finire in un lungo complicatissimo e pericoloso contenzioso legale.