Ica divide gli utili con i dipendenti
Coesione è competizione. È lo slogan che ha animato il Maceratese questa estate in occasione del seminario Symbola sulla soft economy ed è il motto che sta guidando ora le strategie di restituzione al territorio della Ica di Civitanova Marche, leader mondiale nella produzione di vernici per legno, 115 milioni di fatturato, 51% export, 570 dipendenti. L’azienda ha appena donato 100mila euro al Comune di Fiastra, nell’entroterra, per aiutare la popolazione terremotata facendosi carico della costruzione di un centro polifunzionale di prima emergenza e aggregazione sociale; e per la prima volta quest’anno condivide l’utile di bilancio con i dipendenti, destinando a ognuno dei 350 lavoratori del quartier generale circa 600 euro attraverso un inedito progetto di welfare.
Fondata nel 1971 dalla famiglia Paniccia, tuttora alla guida, Ica si era già fatta notare pochi mesi fa aggiudicandosi il riconoscimento Randstad come azienda top del Centro Italia nella gestione dei dipendenti, tra palestra, mensa, assistenza sanitaria. «Sono le risorse umane il primo asset della nostra competitività e questa iniziativa di welfare diventerà un progetto stabile di compartecipazione agli utili», sottolinea il presidente Sandro Paniccia, seconda generazione al timone di Ica, assieme a due fratelli e sei nipoti. A testimoniare il connubio indissolubile tra aziende e famiglia di una multinazionale tascabile che sta investendo in tutto il mondo. «Con solide radici nella terra dove ci sono i migliori mobilieri al mondo e le migliori tecnologie per il legno», ricorda Paniccia.
Già presente in Spagna, Germania e Cina, il gruppo maceratese ha acquisito a inizio anno in Polonia Italcolor Sp. z.o.o., leader di mercato nel settore vernici per legno e storico distributore locale dei prodotti a marchio Ica. E ha dato il vita pochi mesi fa a una joint venture in India con Pidilite (big quotato in Borsa) per la distribuzione dei propri prodotti in tutto il subcontinente indiano e per la costruzione di uno stabilimento che sarà a regime nel 2018 con una potenzialità di 50 milioni di euro di fatturato.
«Abbiamo un piano di investimenti 2016-2018 da 36,5 milio- ni di euro, tra crescita per linee esterne e R&S; 13 milioni li abbiamo già spesi quest’anno», precisa Paniccia. Che ha appena firmato con il sindaco di Fiastra, Claudio Castelletti, l’accordo per realizzare un edificio polifunzionale tutto in legno di 300 mq che servirà in questa prima fase di emergenza come farmacia e centro di prima assistenza, per poi diventare centro di aggregazione sociale. «Abbiamo voluto dare un segno concreto di aiuto e speranza – conclude il presidente – a uno di borghi più importanti per il rilancio turistico del Parco dei monti Sibillini».
GLI AIUTI Accordo con il Comune di Fiastra per la realizzazione di un edificio polifunzionale in legno che sarà farmacia e centro di prima assistenza