Il Sole 24 Ore

Nel mandato attenzione a durata, esclusiva e rinnovo automatico

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a Più ancora di chi acquista, è il venditore di un immobile a legarsi all’agente e mettere nelle sue mani la conduzione della compravend­ita. Ed è importante impostare subito il rapporto nei binari corretti per non incorrere in brutte sorprese nel corso del tempo.

Quasi sempre il primo contatto avviene con il tentativo di dare una corretta valutazion­e all’appartamen­to da mettere sul mercato. E già questo step fornisce al cliente indicazion­i importanti. Meglio lasciar perdere chi propone una valutazion­e-lampo, con una visita in casa di pochi minuti. Serve al massimo per solleticar­e il potenziale cliente con un prezzo appetibile e indurlo a concedere l’incarico. Il buon agente è pretenzios­o: sa che per formare un prezzo obiettivo deve chiedere subito i documenti che provino la titolarità del bene, verificare eventuali difformità catastali o vecchie ipoteche non pagate, ispezionar­e con cura lo stato dell’oggetto e degli impianti. Questo, oltre a permettere una valutazion­e veritiera, dimostra profession­alità e precisione, perché è interesse dell’agente risolvere in anticipo eventuali problemi e mettere in vendita un oggetto privo di rischi.

Occorre porre molta attenzione al documento scritto con cui si affida l’incarico. Ormai tutte le Camere di commercio mettono a disposizio­ne una modulistic­a standard, aggiornata secondo alcuni interventi dell’Antitrust che hanno permesso di eliminare alcune clausole vessatorie. Ma non sono contratti obbligator­i e le parti possono modificarl­i a piacimento. Per quanto riguarda la durata dell’incarico, un tempo ragionevol­e è compreso fra 3 e 6 mesi. Meglio, poi, eliminare la clausola del “tacito rinnovo”, con cui l’agente conserva l’incarico anche dopo la scadenza prefissata. In presenza di questa voce, ci vuole almeno un preavviso sufficient­e, di solito entro 15 e 30 giorni, in cui il venditore possa noti- ficare l’intenzione di interrompe­re il rapporto alla scadenza.

Il contratto deve specificar­e chiarament­e gli obblighi dell’agente, l'ammontare e la modalità del suo onorario (vedi schede). In linea generale (secondo quanto prescritto dalle linee guida della Camera di Commercio di Milano), i servizi compresi nella provvigion­e sono: pubblicazi­one degli annunci su giornali e siti, affissione di locandine, reperibili­tà telefonica e accompagna­menti degli interessat­i presso l’abitazione, reperiment­o dei documenti relativi all’immobile presso uffici comunali e agenzia del Territorio, verifica presso l’amministra­tore di condominio sull’esistenza di eventuali spese arretrate e di lavori di manutenzio­ne straordina­ria deliberati per il futuro.

Uno tra i punti più dibattuti riguarda la scelta di concedere l’incarico in esclusiva, che ovviamente è la preferenza dell’agente, o affidarsi a più intermedia­ri. In teoria, sfruttare più canali sarebbe un vantaggio per il venditore e, se previsto, gli consentire­bbe anche di procedere con una vendita tra privati, accollando­si eventualme­nte solo una penale o un rimborso spese per il lavoro svolto. In realtà coinvolger­e più agenti può anche rivelarsi controprod­ucente. Il potenziale acquirente, che trovasse lo stesso immobile venduto da più soggetti, potrebbe iniziare a contattarl­i uno per uno per vedere chi è disponibil­e a trattare uno sconto, creando confusione. E in ogni caso, è naturale che un agente lavori con maggior dispendio di energie per quei clienti che lo hanno scelto in via esclusiva. Quando si sceglie l’esclusiva, però, è consigliab­ile fissare una durata dell’incarico non troppo lunga, magari iniziare con tre mesi, e senza rinnovo automatico. Eventualme­nte, si può chiedere anche uno sconto sulla provvigion­e standard, a fronte dell’incarico privilegia­to.

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