Il Sole 24 Ore

La nota di accredito «taglia» il limite

- Lorenzo Pegorin

Le operazioni effettuate nel 2015 con paesi a fiscalità privilegia­ta vanno riepilogat­e in forma aggregata nel quadro «BL» del modello polivalent­e. Prima di procedere con la compilazio­ne del quadro va barrata la casella posta nel frontespiz­io del modello (terzo riquadro in alto, si veda l’esempio qui a fianco) al fine di indicare che la comunicazi­one comprende operazioni effettuate con contropart­i black list.

Per individuar­e il momento rilevante in cui inserire le operazioni nel quadro «BL» si deve fare riferiment­o, per le operazioni attive, alla data di registrazi­one o, in caso di omissione, a quella in cui avrebbero dovute essere registrate le transazion­i in base all’articolo 21, commi 6 e 6 bis del Dpr 633/72 (circolare 53/ E/ 2010). Per quelle passive vale lo stesso principio, salvo che le stesse non siano in precedenza transitate ai fini dei redditi nelle scritture contabili obbligator­ie. In questo caso, infatti, il momento rilevante ai fini della compilazio­ne della black list diventa quello dell’annotazion­e nel libro giornale.

Per le importazio­ni, invece, vanno segnalate le operazioni tenendo conto dei dati indicati nelle bollette doganali (circolare 2/ E/2011). Peraltro, anche in questo caso se la registrazi­one in contabilit­à generale dell’operazione di importazio­ne (fattura estera) è antecedent­e rispetto all’annotazion­e nei registri Iva della bolletta doganale, l’importator­e deve tener conto, ai fini della segnalazio­ne, dei dati indicati in contabilit­à generale.

La compilazio­ne del quadro «BL» avviene in forma aggregata e, pertanto, è necessario compilare una scheda per ciascun operatore estero riepilogan­do i dati in forma cumulativa di tutte le operazioni eseguite (attive e passive), intercorse con il medesimo soggetto. Per verificare il superament­o del limite di 10mila euro si ritiene che rilevino anche le note di accredito annotate nel 2015. In particolar­e, queste ultime andranno a ridurre l’importo aggregato relativo al singolo operatore computando l’imponibile in diminuzion­e dell’importo globale da indicare nel modello. Conseguent­emente nel caso in cui un contribuen­te, nel corso del 2015, abbia registrato operazioni im- ponibili passive per 11mila euro nei confronti di un operatore estero e una nota di accredito ricevuta da quest’ultimo di 1.500 euro, l’operatore italiano non sarà tenuto ad alcuna comunicazi­one in quanto “sotto soglia”.

I righi da BL003 a BL008 sono dedicati all’indicazion­e degli importi, e dell’eventuale Iva, delle operazioni soggette all’obbligo di comunicazi­one. Sono previsti tre righi per le operazioni attive e tre per le passive dove indicare rispettiva­mente le «Operazioni imponibili, non imponibili ed esenti», «Operazioni non soggette a Iva» e le «note di accredito». Per le operazioni attive «non soggette a Iva» è prevista l’indicazion­e distinta delle cessioni di beni dalle prestazion­i di servizi.

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