La nota di accredito «taglia» il limite
Le operazioni effettuate nel 2015 con paesi a fiscalità privilegiata vanno riepilogate in forma aggregata nel quadro «BL» del modello polivalente. Prima di procedere con la compilazione del quadro va barrata la casella posta nel frontespizio del modello (terzo riquadro in alto, si veda l’esempio qui a fianco) al fine di indicare che la comunicazione comprende operazioni effettuate con controparti black list.
Per individuare il momento rilevante in cui inserire le operazioni nel quadro «BL» si deve fare riferimento, per le operazioni attive, alla data di registrazione o, in caso di omissione, a quella in cui avrebbero dovute essere registrate le transazioni in base all’articolo 21, commi 6 e 6 bis del Dpr 633/72 (circolare 53/ E/ 2010). Per quelle passive vale lo stesso principio, salvo che le stesse non siano in precedenza transitate ai fini dei redditi nelle scritture contabili obbligatorie. In questo caso, infatti, il momento rilevante ai fini della compilazione della black list diventa quello dell’annotazione nel libro giornale.
Per le importazioni, invece, vanno segnalate le operazioni tenendo conto dei dati indicati nelle bollette doganali (circolare 2/ E/2011). Peraltro, anche in questo caso se la registrazione in contabilità generale dell’operazione di importazione (fattura estera) è antecedente rispetto all’annotazione nei registri Iva della bolletta doganale, l’importatore deve tener conto, ai fini della segnalazione, dei dati indicati in contabilità generale.
La compilazione del quadro «BL» avviene in forma aggregata e, pertanto, è necessario compilare una scheda per ciascun operatore estero riepilogando i dati in forma cumulativa di tutte le operazioni eseguite (attive e passive), intercorse con il medesimo soggetto. Per verificare il superamento del limite di 10mila euro si ritiene che rilevino anche le note di accredito annotate nel 2015. In particolare, queste ultime andranno a ridurre l’importo aggregato relativo al singolo operatore computando l’imponibile in diminuzione dell’importo globale da indicare nel modello. Conseguentemente nel caso in cui un contribuente, nel corso del 2015, abbia registrato operazioni im- ponibili passive per 11mila euro nei confronti di un operatore estero e una nota di accredito ricevuta da quest’ultimo di 1.500 euro, l’operatore italiano non sarà tenuto ad alcuna comunicazione in quanto “sotto soglia”.
I righi da BL003 a BL008 sono dedicati all’indicazione degli importi, e dell’eventuale Iva, delle operazioni soggette all’obbligo di comunicazione. Sono previsti tre righi per le operazioni attive e tre per le passive dove indicare rispettivamente le «Operazioni imponibili, non imponibili ed esenti», «Operazioni non soggette a Iva» e le «note di accredito». Per le operazioni attive «non soggette a Iva» è prevista l’indicazione distinta delle cessioni di beni dalle prestazioni di servizi.