Amministratori, meno incarichi e più informazioni
La governance efficiente migliora i conti
L’osservazione delle aziende di successo dimostra l’esistenza di un rapporto direttamente proporzionale tra i risultati economici e l’adozione di best practice nei sistemi di amministrazione e controllo.
Utilissimo pertanto rilevare i comportamenti dellesocietà quotate, le quali, per effetto del quadro regolamentare nel quale debbono muoversi e delle norme che spontaneamente scelgono di adottare (si allude al Codice di autodisciplina, adottato dal 93% delle 228 società quotate presso Borsa italiana) sono senz’altro di guida a tutte le altre. Ad esempio, se in una società le riunioni del Cda durano solo qualche decina di minuti e i consiglieri sono normalmente male informati (o del tutto privi di informazione), in effetti qualche domanda bisognerebbe porsela. L’opera di rilevazione dei comportamenti delle società quotate è annualmente compiuta da Assonime, il cui ul ti more port( do poi 14 precedenti) è stato diffusoVediamo quid i seguito qual è lo stato dell’arte.
Riunioni Cda
I Cda delle società quotate italiane si riuniscono mediamente 10,1 volte l’anno (con punte nelle società bancarie: 17,4 volte; e nelle società di maggior dimensione: 13,1 riunioni si registrano in quelle comprese nel Ftse Mib). Rispetto al 2012, la frequenza è aumentata del 20% circa. I collegi sindacali di riuniscono 11,9 volte l’anno (35 volte nelle banche; 21 volte nelle società del Ftse Mib). I membri del Cda partecipano assiduamente alle riunioni: la percentuale media di presenza è pari al 91%; il 62% dei consiglieri è sempre presente; il 97% dei consiglieri partecipa ad oltre il 50% delle riunioni. Alle sedute del collegio sindacale si registra una percentuale media di presenza del 96% e il 72% dei sindaci risulta sempre presente.
La durata media delle riunioni dei Cda è pari a circa due ore e un quarto (134 minuti): si oscilla tra i 169 minuti delle società del Ftse Mib e i 118 minuti delle Small cap; e tra i 200 minuti delle banche e i 129 delle società non finanziarie. Quanto al collegio sindacale, la durata media delle riunioni è di circa due o ree mezza (143 minuti) con il picco nelle banche (159 minuti). L’informazione circa le materie all’ordine del giorno è fornita con frequenza più elevata dalle società maggiori (dal 79% delle società Ftse Mib) e nel settore finanziario (nelle banche la percentuale è dell’81%). Il preavviso ritenuto congruo varia tra 2,8 e 3,5 giorni e nel 51% dei casi (era il 46 nel 2014) il preavviso individuato come congruo è dichiarato come normalmente rispettato.
Cariche in altre società
Il numero medio degli incarichi dei consiglieri di società quotate in altre società non quotate è paria 2,32( prosegue pertanto il netto ca lodi questo numero, già riscontrato negli anni passati: erano 2,54 nel 2014, 2,78 nel 2013, 3,17 nel 2012, 3,26 nel 2011). Nel 37% dei casi non vi sono altri incarichi; il 18% è la percentualedei casi in cui vi è un asola altra carica. Si assottiglia quindi il novero delle persone che ricoprono un elevato numero di cariche (94 persone, pari al 5% del totale ricoprono almeno altre 10 cariche; nel 2014 erano 108, pari al 6% del totale; nel 2013 erano 134, sempre pari al 6% del totale); il numero massimo di altre cariche dichiarate è pari a trentanove.
I sindaci hanno, invece, un elevato numero di incarichi in altre società: si tratta di 8,71 incarichi. I sindaci che dichiarano zero cariche sono pari al 18% del totale, mentre 229 persone (pari al 37% del totale) hanno dichiarato di ricoprire almeno altre 10 cariche (si tratta comunque di un trend in diminuzione, ma lentamente, poichè nel 2014 si trattava del 38% del totale, nel 2013 del 39%). Vi è il caso di un singolo sindaco con 101 incarichi.
Quanto agli incarichi in società quotate, 1.717 persone non hanno altri incarichi in società quotate, 225 persone ricoprono cariche in più Cda (fino a un massimo di 6) e 57 sia in Consigli di amministrazione sia in uno o più collegi sindacali (fino a un massimo di 5 incarichi complessivi). A proposito dei sindaci, 468 di essi non hanno cioè altri incarichi in società quotate; altri 71 cumulano cariche di sindaco in più società quotate (fino a un massimo di 4). Insomma, le situazioni di “mono-carica” nelle società quotate sono ampiamente prevalenti (l'86,1 per cento delle persone ricopre una sola carica).