Ast, tavolo per gli investimenti sul Tubificio
UMBRIA
e sviluppo per il Tubificio di Terni. I sindacati e i verticidiAcciaispecialiTernisiincontrerannovenerdìperdiscutere del futuro dell’impianto. Secondo le indiscrezioni, anticipate dalla Fim nei giorni scorsi, l’azienda intende investire circa 5 milioni di euro per il revamping di una linea e per la messa in opera di una linea di saldatura ad alta frequenza con la necessità dell’allargamento del capannone. «Un impegno che, se confermato - spiega Fim - mute- rebbe il quadro di riferimento nel settore tubi, portando potenzialmente la produzione fino alle 100mila tonnellate». Nell’incontro di venerdì i sindacati si aspettano dall’azienda la conferma dell’operazione e, soprattutto, maggiori dettagli sulla tempistica dell’operazione. «Anche per questo motivo - conclude Fim - appare sempre più necessario che la tempistica per la messa in opera della linea 6 avvenga nei tempi annunciati, per provare a vincere la sfida della competitività del sito ternano».
Sarà necessario aspettare ancora, invece, per ottenere maggiore chiarezza sul futuro del sito ternano all’interno del gruppo Thys- senKrupp che poprio ieri ha ufficializzato i conti del secondo trimestre (l’utile è calato da 271 a 50 milioni). Qualche settimana fa il sindacato nazionale ha chiesto un incontro al ministero dello Sviluppo economico (non c’è ancora alcuna convocazione) per chiarire la strategia tedesca, soprattutto alla luce della cessione di Vdm, l’altro sito siderurgico acquistato da Thyssen nell’ambito dell’operazione di «buy-back» legata alle difficoltà incontrate dalla finlandese Outokumpu nel percorso di perfezionamento dell’operazione Inoxum (entrambe le aziende, si legge nella trimestrale, hanno appesantito gli utili della divisione Mate- rials, con una perdita aggregata di 20 milioni). Il ceo di Thyssen, HeinrichHiesinger,nonhamaifatto mistero di essere intenzionato a cedere i due siti ri-acquistati controvoglia. Durante la vertenza sul piano industriale di Ast erano emersi segnali in controtendenza, mai però confermati ufficialmente dai vertici tedeschi. Nel commentare l’operazione di cessione di Vdm, però, Thyssen nei giorni scorsi ha affermato che «ThyssenKrupp ha sempre sottolineato di non avere mai considerato di mantenere le due società nel gruppo nel medio-lungo periodo».