Plastica leader sui nuovi materiali
I macchinari per la filiera aumentano oltreconfine e anche sul mercato interno
2014 per poco meno di 22 miliardi di euro. Un surplus commerciale complessivo – la differenza tra quanto esportato e quanto importato – di 3,2 miliardi: dato influenzato, però, dall’aumento delle materie plastiche vergini (si veda il Sole 24 Ore dell’1 maggio 2015); senza questo aspetto il saldo sarebbe più che doppio, a 7,2 miliardi.
Sono, queste, alcune delle cifre sulla filiera della gomma-plastica snocciolate dall’economista Marco Fortis, vicepresidente della Fondazione Edison, durante il suo intervento al salone Plast 2015, che si è chiuso domenica con 50mila visitatori per oltre un terzo provenienti dall’estero. Cifre che inquadrano la strategicità della filiera della gomma e della plastica, un settore che sforna prodotti finali come lastre, fogli, strisce, pellicole e nastri di materie plastiche senza supporto, in grado di generare un attivo di quasi un miliardo di euro (933 milioni); e nicchie come quella dei prodotti in gomma vulcanizzata non indurita, che vale quasi mezzo miliardo in termini di surplus commerciale.
Archiviata positivamente l’edizione 2015 di Plast (1.558 espositori, il 3% in più rispetto al 2012), le energie sono già rivolte alla prossima edizione del salone internazionale triennale. Che, però, sarà anticipato eccezionalmente al 2017, dal 26 al 30 settembre, e vedrà un consolidamento della presenza dei saloni satellite Rubber, Stampa 3D e Start Plast: «Pensiamo – spiega Mario Maggiani, ad di Promaplast, la società che organizza Plast – di organizzare alcuni settori tematici che rappresentano il futuro, uno fra tutti il riciclo». Un comparto che sta catalizzando ingenti investimenti e che vede le aziende italiane in prima fila nell’innovazione. «L’altro grande tema a cui vorremmo dare sempre più spazio – annuncia Maggiani – è il comparto dei materiali compositi che trovano applicazioni, anche di nicchia, e che riescono a sfruttare i vantaggi delle materie plastiche e degli agenti di rinforzo. Sono materiali avanzati utilizzati in settori di punta come l’automotive, l’aerospaziale, l’aeronautica, la nautica: tutti comparti che vedono l’industria italiana ai primi posti al mondo».
E a proposito della lavorazione dei materiali, Fortis ha ricordato come anche il settore delle macchine e stampi per la lavorazione della plastica e della gomma presenti nel 2014 un saldo positivo, con livelli vicini ai massimi storici, di poco superiore ai 2 miliardi In milioni di euro 2014 Var% 2014/13 di euro con importanti attivi commerciali di: stampi per gomma plastica (+484 milioni), estrusori e linee di estrusione (+308), parti di macchine per la lavorazione della gomma plastica (+241), macchine per soffiaggio (+138); la produzione del settore rappresentato da Assocomaplast ha toccato i 4 miliardi (+2,6% sul 2013), l’export i 2,7 miliardi (+4,9%) e anche il mercato interno è cresciuto: +1,3% a quasi 2 miliardi.
«Noi siamo un Paese di produttori – sottolinea Marco Fortis – e applicare una politica dell’austerità vuol dire danneggiare direttamente la produzione. Quindi la nostra, è stata quasi una crisi artificiale dovuta soprattutto ai vincoli di finanza pubblica». Come dire che «la competitività delle imprese del nostro Paese c’è, perché se guardiamo il fatturato dell’export è cresciuto. L’industria, escluso il settore delle costruzioni, ha dato risultati migliori della Germania».
RASSEGNA INTERNAZIONALE Espositori su del 3% e 50mila visitatori, dei quali oltre un terzo esteri Settore sempre più vocato a innovazione e hi-tech