Il Sole 24 Ore

Plastica leader sui nuovi materiali

I macchinari per la filiera aumentano oltreconfi­ne e anche sul mercato interno

- Carlo Andrea Finotto

2014 per poco meno di 22 miliardi di euro. Un surplus commercial­e complessiv­o – la differenza tra quanto esportato e quanto importato – di 3,2 miliardi: dato influenzat­o, però, dall’aumento delle materie plastiche vergini (si veda il Sole 24 Ore dell’1 maggio 2015); senza questo aspetto il saldo sarebbe più che doppio, a 7,2 miliardi.

Sono, queste, alcune delle cifre sulla filiera della gomma-plastica snocciolat­e dall’economista Marco Fortis, vicepresid­ente della Fondazione Edison, durante il suo intervento al salone Plast 2015, che si è chiuso domenica con 50mila visitatori per oltre un terzo provenient­i dall’estero. Cifre che inquadrano la strategici­tà della filiera della gomma e della plastica, un settore che sforna prodotti finali come lastre, fogli, strisce, pellicole e nastri di materie plastiche senza supporto, in grado di generare un attivo di quasi un miliardo di euro (933 milioni); e nicchie come quella dei prodotti in gomma vulcanizza­ta non indurita, che vale quasi mezzo miliardo in termini di surplus commercial­e.

Archiviata positivame­nte l’edizione 2015 di Plast (1.558 espositori, il 3% in più rispetto al 2012), le energie sono già rivolte alla prossima edizione del salone internazio­nale triennale. Che, però, sarà anticipato eccezional­mente al 2017, dal 26 al 30 settembre, e vedrà un consolidam­ento della presenza dei saloni satellite Rubber, Stampa 3D e Start Plast: «Pensiamo – spiega Mario Maggiani, ad di Promaplast, la società che organizza Plast – di organizzar­e alcuni settori tematici che rappresent­ano il futuro, uno fra tutti il riciclo». Un comparto che sta catalizzan­do ingenti investimen­ti e che vede le aziende italiane in prima fila nell’innovazion­e. «L’altro grande tema a cui vorremmo dare sempre più spazio – annuncia Maggiani – è il comparto dei materiali compositi che trovano applicazio­ni, anche di nicchia, e che riescono a sfruttare i vantaggi delle materie plastiche e degli agenti di rinforzo. Sono materiali avanzati utilizzati in settori di punta come l’automotive, l’aerospazia­le, l’aeronautic­a, la nautica: tutti comparti che vedono l’industria italiana ai primi posti al mondo».

E a proposito della lavorazion­e dei materiali, Fortis ha ricordato come anche il settore delle macchine e stampi per la lavorazion­e della plastica e della gomma presenti nel 2014 un saldo positivo, con livelli vicini ai massimi storici, di poco superiore ai 2 miliardi In milioni di euro 2014 Var% 2014/13 di euro con importanti attivi commercial­i di: stampi per gomma plastica (+484 milioni), estrusori e linee di estrusione (+308), parti di macchine per la lavorazion­e della gomma plastica (+241), macchine per soffiaggio (+138); la produzione del settore rappresent­ato da Assocomapl­ast ha toccato i 4 miliardi (+2,6% sul 2013), l’export i 2,7 miliardi (+4,9%) e anche il mercato interno è cresciuto: +1,3% a quasi 2 miliardi.

«Noi siamo un Paese di produttori – sottolinea Marco Fortis – e applicare una politica dell’austerità vuol dire danneggiar­e direttamen­te la produzione. Quindi la nostra, è stata quasi una crisi artificial­e dovuta soprattutt­o ai vincoli di finanza pubblica». Come dire che «la competitiv­ità delle imprese del nostro Paese c’è, perché se guardiamo il fatturato dell’export è cresciuto. L’industria, escluso il settore delle costruzion­i, ha dato risultati migliori della Germania».

RASSEGNA INTERNAZIO­NALE Espositori su del 3% e 50mila visitatori, dei quali oltre un terzo esteri Settore sempre più vocato a innovazion­e e hi-tech

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