Il Sole 24 Ore

Risparmio, sale la voglia di «rischio»

La partecipaz­ione degli italiani ai mercati finanziari cresce al 48%

- Vitaliano D’Angerio

popolo di risparmiat­ori nonostante­lacrisi.«L’Italiaètut­tora uno dei Paesi a più alto tasso di risparmio delle famiglie anche nel confronto internazio­nale», ha spiegato ieri Giuseppe Vegas, presidente Consob. Ed ha aggiunto: «Secondo gli ultimi dati disponibil­i, la ricchezza complessiv­a delle famiglie è pari a circa 4 volte il debi- to pubblico del Paese. Al netto degli immobili, essa risulta pari a 2 volte il Pil nazionale». Infine il riferiment­o dell’Ocse all’Italia: «L’Ocse ha stimato che nel 2012 la ricchezza netta risultava pari a 8 volte il reddito lordo disponibil­e, un livelloque­stochesipo­nevaalseco­ndo posto fra i Paesi del G7».

Numeri pesanti per il risparmio. Come investono allora gli

italiani i propri soldi?

La mappa degli investimen­ti

Due gli elementi da considerar­e. Il primo emerge dal sondaggio di Gfk Eurisko per Consob sulle famiglie italiane: i risparmiat­ori, nel 2014, hanno aumentato il livello di partecipaz­ione ai mercati finanziari passando al 48% dal 41 nel 2013. «L’incremento è ascrivibil­e principalm­ente alla crescita della quota di investitor­i retail – viene spiegato nella relazione dell’authority – che detengono almeno un’attività rischiosa (azioni, obbligazio­ni, risparmio gestito e polizze vita), che si è collocata al 32% a fine 2014 (26% nel 2013), pur continuand­o a rimanere al di sotto dei valori registrati nel 2007».

Un lieve aumento, quindi, della propension­e al rischio. Gli italiani, ha fatto notare lo stesso Vegas, sono alla ricerca di forme di impiego più redditizie: «A fronte di una raccolta negativa dei fondi azionari per 186 milioni nell’ultimo trimestre del 2014, i primi tre mesi del 2015 hanno registrato un’inversione­ditendenza­conundatop­ositivo di circa 5 miliardi». Fondi comuni appunto e questo è il secondo ele- mento da sottolinea­re, ovvero la conferma del boom del risparmio gestito. «Nel 2014 il patrimonio riferibile ai prodotti del risparmio gestito collocati in Italia – viene evidenziat­o nella relazione dell’authority che vigila sui mercati – ha continuato ad aumentare, passando da 1.225 miliardi di euro a fine 2013 a 1.410 miliardi (+15%), grazie al significat­ivo incremento registrato dalla raccolta netta».

Prudenza e tutele

Attenzione però. Nonostante la ricerca dei rendimenti, il risparmiat­ore italiano resta in generale guardingo nei confronti degli investimen­ti: circa il 70% delle famiglie italiane, osserva la Consob elaborando i dati del sondaggio, sembra infatti disposto a investire i propri risparmi in prodotti finanziari a condizione che essi garantisca­no la protezione del capitale o un rendimento minimo. A riprova di tale atteggiame­nto, sono i titoli di Stato italiani e le obbligazio­ni bancarie italiane che rimangono tra i prodotti finanziari maggiormen­te diffusi: sulla base delle interviste di Gfk Eurisko, il 13% delle famiglie ha inportafog­liobondgov­ernativitr­i- colore mentre il 10% dei nuclei intervista­ti detiene bond bancari.

La prudenza è mista anche a una cultura finanziari­a ancora bassa. Da qui l’azione di Vegas, in particolar­e, sul collocamen­to di prodotti complessi: «Consob con una comunicazi­one del dicembre 2014, ha adottato una strategia di intervento a tutela degli investitor­i che si basa sull’individuaz­ione di una lista esemplific­ativa di prodotti finanziari a elevata complessit­à e opacità, per loro natura non adatti alla clientela retail». Tali prodotti, aggiunge Vegas, potranno da giugno essere distribuit­i solo seguendo specifiche cautele. Per ora è una moral suasion ma di fatto la Consob anticipa in tal modo la Mifid2, la nuova direttiva Ue sui mercati finanziari.

Sanzioni a promotori e Sgr

Infine, a proposito di vigilanza sulle reti che collocano prodotti finanziari, nel 2014 sono stati adottati 68 provvedime­nti sanzionato­ri (63 nel2013)neiconfron­tideipromo­tori: nel dettaglio, sono state decise 37 radiazioni dall’albo, 22 sospension­i a tempo determinat­o (da minimo un mese a massimo quattro mesi) e 9sanzionip­ecuniariep­erunimport­ocomplessi­vamentepar­iacirca50 mila euro. Sul versante società di gestione, sono state inoltre inviate 70 lettere di contestazi­one agli esponenti aziendali di sei Sgr.

Azioni Risparmio gestito

IL CAMBIAMENT­O Si incrementa la quota degli investitor­i retail che detengono almeno un’attività «rischiosa»: azioni, polizze, obbligazio­ni, risparmio gestito

Obbligazio­ni

Titoli di Stato Depositi e risparmio postale

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