Il Sole 24 Ore

Troppa miseria, l’ondata dei disperati è destinata a durare

- Lettera firmata

Doverose ed urgenti le iniziative che l ' Europa vorrà prendere per interrompe­re le tristissim­e tragedie in mare dei migranti provenient­i dalla Libia ; ma con ciò non si interrompe­rà il flusso di coloro che giungono in Libia dai paesi limitrofi , Tchad , Niger , Sudan e paesi ancora più a sud . Se l 'Europa non aiuterà in loco questi paesi a risolvere od almeno alleggerir­e la propria crisi economica , aggravata dalla dinamica demografic­a , la situazione della Libia sotto la pressione di questi flussi esterni peggiorerà ancora di più. Ascanio De Sanctis Roma

Caro De Sanctis, senza dubbio oggi la Libia rappresent­a la punta dell’iceberg della questione immigrazio­ne che rischia di travolgere l’Europa. Ma per l’Europa non è facile affrontarl­a e ancora meno risolverla, visto che è stata all’origine della destabiliz­zazione, della guerra civile e del caos che regna nel paese. Certo che bisognereb­be che aiutasse seriamente anche i paesi da cui provengono i flussi di immigrati che oggi convergono sulla Libia. Sono anni che lo ripete e lo promette ma finora alle parole non sono seguiti i fatti. Temo che il problema non sia di immediata soluzione e che l’Italia non possa sperare più di tanto in una sua concreta europeizza­zione.

Quando il reddito medio Ue è trenta volte più ricco di quello della maggior parte dei paesi africani, è difficile immaginare che l’ondata dei disperati si possa fermare.

AZIENDE IN CAMPO «che le persone salvate saranno portate nel Paese sicuro più vicino, probabilme­nte in Italia, e che non chiederann­o asilo nel Regno Unito». Insomma, Londra va al voto e non vuole responsabi­lità sugli immigrati.

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