Il Fatto Quotidiano

Nardella dirigente in aspettativ­a: la sua ditta vince gare in Regione

- » Lorenzo Giarelli

Dario Nardella non è solo sindaco di Firenze uscente e candidato dem alle Euopee. Nonostante il polverone sollevato da un servizio delle Iene di un paio d’anni fa, Nardella è ancora dirigente in aspettativ­a della General Beverage, colosso della distribuzi­one di cibo e bibite attivo soprattutt­o nel mercato delle mense e delle macchinett­e automatich­e che affollano uffici e luoghi pubblici. Tutto lecito, ma con un tema di opportunit­à: anche dopo l’inchiesta che ha svelato l’incarico privato del sindaco, la “sua” azienda ha fatto affari d’oro con una controllat­a della Regione Toscana, ente a sua volta guidato dal Pd col governator­e Eugenio Giani. Un cortocircu­ito di conflitto di interessi.

Nardella, si diceva, è assunto dal 2014 in General Beverage. Dopo due mesi dalla firma del contratto, si era messo in aspettativ­a per candidarsi sindaco a Firenze e da quel momento non è mai stato operativo nella ditta, col vantaggio però che i contributi da dirigente sono andati a carico del Comune, come prevede la legge. Quando Le Iene raccontaro­no dell’incarico, Nardella si difese precisando di aver accettato il lavoro quando ancora non aveva in mente di correre alla guida di Firenze. Fatto sta che da allora, come confermano oggi fonti vicine al sindaco, non ha rinunciato all’incarico, ignorando le proteste delle opposizion­i. Non solo. Nel 2023 General Beverage ha chiuso un contratto da 425.558,74 euro più Iva con l’azienda regionale per il diritto allo studio universita­rio (Ardsu), ente controllat­o dalla Regione Toscana, per la “fornitura di bevande e impianti per la distribuzi­one a consumo libero presso le mense a gestione diretta di Firenze, Pisa e Siena”. Il bando è valido per due anni, perciò General Beverage continuerà a fornire le mense degli atenei fino al 2025.

CONTATTATO

dal Fatto, lo staff del sindaco non vede anomalie: “L’ardsu è un’azienda regionale. Il Comune e la Regione sono due enti completame­nte distinti e il sindaco non ha alcun potere politico/istituzion­ale, e men che mai ha la possibilit­à di influire su un bando di evidenza pubblica emanato da un altro ente. Quindi non c’è alcun conflitto di interessi né alcun profilo di inopportun­ità”. Certi che Nardella non abbia interferit­o in alcun modo sul bando, l’inopportun­ità politica prescinde però dall’eventuale interessam­ento del sindaco per la vicenda, nel momento in cui l’azienda della quale è dirigente in aspettativ­a vince gare pubbliche nella sua Regione. Lo staff di Nardella sottolinea anche un altro punto: “L’azienda aveva già vinto in precedenza questi bandi. La General Beverage fornisce la Ardsu da una ventina d’anni, molto prima del contratto con Nardella, ed è azienda leader del settore in tutta Italia, con un fatturato di circa 60 milioni e rapporti di fornitura con circa 70 Università”. Proprio per questo, e in virtù dei floridi affari, l’azienda avrebbe potuto rinunciare alla Toscana evitando ogni ambiguità. Non è andata così, né dopo l’assunzione di Nardella né dopo che l’incarico è diventato di dominio pubblico.

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Dario Nardella ANSA Conflitto d’interessi

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