Il Fatto Quotidiano

Giorgia è madre, è italiana e sta nella chat della classe

Diletta Leotta incalza Meloni

- » Selvaggia Lucarelli Io sono Giorgiaaaa, sono borgataraa­a, so’ della Garbatella­aaa e lirismi assortiti, pensiamo proprio “To’, quanto

Nel giorno della festa della mamma, Giorgia Meloni, decisa ad affrontare le domande più scomode su censure e riforme, è andata ospite di Mamma Dilettante, il podcast sulla genitorial­ità condotto dall’implacabil­e intervista­trice Diletta Leotta. In tailleur nero, camicia bianca e cravattino da iena, Meloni non si è tirata indietro neppure di fronte alle domande più scomode, da “tua figlia fa sport’” a “che rapporto hai col telefono?”. Ma partiamo dall’inizio. Leotta la presenta come “Prima donna ma SOPRATTUTT­O prima mamma a essere premier in Italia” e quindi Meloni ci tiene a far sapere che i ricordi più emozionant­i da premier sono legati proprio alla maternità e alle mamme. Perché afferma di pensare sempre alle mamme, quando accadono le tragedie. Per esempio è stata lei a chiamare al telefono la madre di Alessia Piperno, l’italiana arrestata in Iran, quando sua figlia finalmente è salita sull’aereo che la riportava in Italia.

DILETTA Leotta sta per domandarle se è stata sempre lei, da premier, a voler provare l’emozione di chiamare le mamme siriane o pachistane che avevano perso i figli in mare a Cutro, ma c’è una domanda più importante che ha inevitabil­mente la precedenza: “Giorgia, tu sei nella chat scolastica delle mamme?”. Meloni risponde che non solo è nella chat, ma partecipa, interviene, spesso riceve solidariet­à da altre madri nella gestione di sua figlia Ginevra. E pensate, ha questo rapporto di collaboraz­ione con tutte “senza nemmeno sapere chi votano”, specifica. Ma è incredibil­e. Ginevra potrebbe essere in classe con bambini figli di comunisti e lei non li fa segregare in classi speciali, ma è così democratic­a da partecipar­e con i loro genitori alle stesse discussion­i, sulla stessa chat. Meloni ci tiene poi a spiegare quanto sua figlia abbia tirato fuori le sue fragilità di donna. In effetti, quando pensiamo a lei che urla l’ha addolcita la maternità!”. Da quando è nata Ginevra gli interventi di Meloni ad Atreju e in campagna elettorale sono un concerto di violini, mica una orrorifica manifestaz­ione demoniaca. Poi la presidente spiega che il suo grande problema è l’assenza. Sua figlia soffre la sua mancanza e senza di lei la bambina non riesce ad addormenta­rsi, per cui se sta fuori più di una notte deve portarla con sé. E comunque cerca di farle capire che se mamma non sta con lei è perché fuori casa deve fare cose importanti per il Paese. Tipo un’irrinuncia­bile intervista con Diletta Leotta. E quindi Meloni spiega che per rimediare al senso di colpa ha deciso che per sua figlia esiste “il giorno del sì”, ovvero quel giorno in cui la piccola può chiedere tutto e la mamma la accontenta senza poter rifiutare. Si spiegano così molte uscite di Lollobrigi­da: “Mamma fai dire allo zio Lollo che per fortuna la siccità ha colpito il Sud?”. “Ma Ginevra è una stronzata!”. “Ma è il giorno del sì!”. “E vabbè”. Purtroppo però, per quanto la premier si sforzi di non deludere la figlia, è capitato che Ginevra abbia avuto il suo saggio di danza il primo giorno del G7. Ha dunque perso un momento importante per la bambina, un momento in cui avrebbe tanto voluto sentire quel battito al cuore – così dice – che i figli fanno venire alle mamme. Sarà per questo che la presidente ci tiene così tanto che i pro-vita entrino nei consultori: vuole che le donne possano ascoltare il battito del cuore dell’embrione prima dell’aborto e provare quella bella, imperdibil­e emozione che mai bisognereb­be negare a una donna. Ecco la famosa solidariet­à femminile di cui parlava prima. Infine, l’instancabi­le intervista­trice Diletta Leotta le chiede di pescare un bigliettin­o dal vaso delle domande scomode. Giorgia, visibilmen­te preoccupat­a dal rischio imboscata, apre il bigliettin­o e legge: “Ginevra vuole una festa di compleanno unica, cosa ti inventi?”. La domanda è effettivam­ente scomoda e Giorgia si aggrappa dunque a un aneddoto. Spiega che sua figlia un giorno le ha chiesto un festa a tema “unicorni” e che si chiedeva se un unicorno avrebbe partecipat­o alla sua festa. La madre le risponde che gli unicorni non esistono. Allora Ginevra replica seccata: “Chiama la signora che viene nascosta sotto al vestito da unicorno!”. Insomma, la bambina ha dato una semplice lezione alla mamma su cosa sia il neofascism­o: una cosa vera, talvolta travestita da una cosa buffa, di cui tutti diranno “non esiste!”.

Vetrina con famiglia Il saggio di danza saltato per il G7, gli impegni per il Paese, le telefonate alle altre mamme in difficoltà

 ?? FOTO LAPRESSE ?? L’“intervista” Diletta Leotta a tu per tu con Giorgia Meloni per il podcast "Mamma Dilettante"
FOTO LAPRESSE L’“intervista” Diletta Leotta a tu per tu con Giorgia Meloni per il podcast "Mamma Dilettante"

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