Votare o no? Ci sono troppi corrotti ma la vera risposta è andare alle urne
INTERPRETO IL VOTO non solo come mio diritto, ma sopra tutto come un dovere. Tra un mese l'europa chiederà ai propri cittadini di esprimersi per formare il nuovo Parlamento. Io ho sempre votato facendo mio il pensiero di Platone che dice: " Una delle punizioni che ti spettano per non aver partecipato alla Politica è di essere governato da persone inferiori". Il filosofo greco aveva ragione e vedeva lungo essendo questo il panorama! Come può un cittadino recarsi a votare se nelle liste trovi nomi che in Europa non andranno mai, sapendolo in partenza? Come si può votare se trovi pregiudicati, ladri, truffatori, razzisti e buoni a nulla? Certo pur tenendo in considerazione Platone e turandoci il naso per l'ennesima volta risulta assai difficile votare.
MAURIZIO BOLZONI, VERONA
IN ITALIA LA CORRUZIONE è peggio di una pandemia e i nostri politici sono tra i più corrotti al mondo. E tutti, quando indagati, si dichiarano di essere "tranquilli" o "sereni" durante le inchieste. Sanno che, comunque vadano le cose, potranno contare sulla loro immunità parlamentare e sul fatto che loro ci saranno, comunque e sempre, a prendere in giro gli italiani. Io, in tutta sincerità, non so a chi dare il mio voto. E non per un pregiudizio nei confronti della politica. Volevo rinunciare al voto. Per delusione, per rabbia. Ma si deve andare a votare. Se non per convinzione almeno per senso civico.
DIFFICILE RISPONDERVI, gentili Maurizio e Riccardo, senza farsi prendere dallo stesso vostro sconforto, senza condividere le vostre analisi e il vostro rigetto impulsivo rispetto alle urne. Qui e là nelle vostre lettere, però, si intravede nascosta la voglia di ribellarsi e andare comunque a votare. La citazione di Platone sulla Politica ne è la dimostrazione più evidente. Andare a votare si deve, perché non tutti sono uguali, non tutti i candidati sono pessimi, non tutti i programmi sono delle fotocopie da buttare. E l’astensionismo è un nemico mortale della democrazia che produce eletti delegittimati, espressione di una minoranza, che possono scegliere la strada del potere a tutti costi e anche quella del malaffare. Senza nessuno che li controlli e che possa far sentire una voce di denuncia. Leggete bene le liste, scegliete le persone perbene, ma non state a casa.