Politica Salvini è una “piaga d’egitto” e Bossi è ancora ben più lucido di lui
SALVINI STA LOTTANDO disperatamente: da un lato si deve difendere dalle accuse più o meno velate di collaborazionismo e forse altro, con Putin, e dall’altro, visto che il partito è in caduta libera, ha assolutamente bisogno che Zaia e Fedriga rimangano al loro posto e non aspirino alla segreteria del partito, quando dopo le Europee ci sarà la resa dei conti all’interno della Lega. Il terzo mandato sarebbe salvifico per Salvini, altrimenti dopo le Europee la sua stella potrebbe tramontare per sempre e finire in un buco nero.
Le prossime elezioni in Sardegna sono una ennesi- ma evidenza della sua ricerca di non affondare, sta aprendo, infatti, fronti di contrasto all’interno del centrodestra ovunque, anche a rischio di favorire la vittoria del centrosinistra nelle Regionali sarde. Con l’autonomia differenziata si sta definitivamente giocando il Meridione.
Dopo la morte accidentale di Navalny, molti sguardi sono rivolti alla Lega e a Salvini, che girava con le magliette con impressa l’immagine di Putin: diceva “cambio due Mattarella per mezzo Putin”, salvo poi votare per la rielezione di Mattarella per il secondo mandato, tanto per dimostrare la sua proverbiale coerenza. Come dimenticare la campagna del Papeete dove, seminudo su una spiaggia, dettava l’agenda politica del Paese e da dove lanciò la campagna politica di quell’estate. È il difensore di tutti i privilegi, dai tassisti ai concessionari delle spiagge, alla revisione degli estimi catastali, per citarne alcuni. Non riesco a capire come possa esistere un politico di tale fatta, e ancora meno che ci sia qualcuno
disposto a votarlo che non sia fra i privilegiati. È decisamente una calamità, paragonabile a una delle sette piaghe di Egitto.
UMBERTO BOSSI HA 83 ANNI ed è piuttosto malandato. Ma qualche giorno fa ha fatto circolare queste parole: “Soffro a vedere la Lega ridotta (...) è la copia meno fortunata di Fratelli d’italia. C’era uno spazio politico rimasto vuoto e doveva riempirlo lui. Invece l’ha lasciato libero”. Per “lui” si intende Salvini, che non ha approfittato della scomparsa di Silvio Berlusconi per rivendicare il suo elettorato. Posizionandosi non alla destra di Meloni, ma verso il centro. Come, par di capire, pensano i suoi presidenti di Regione. A 83 anni, Bossi continua a capire la politica meglio di Salvini