Sì dell’ue alle navi nel Mar Rosso Ancora attacchi
Iministri degli Esteri dell’ue hanno dato ieri il via libera alla missione militare Aspides per la difesa della navigazione commerciale nel Mar Rosso, esposta agli attacchi dei miliziani sciiti Houthi dello Yemen che solidarizzano con i palestinesi di Gaza. Sono al momento 4 i Paesi che parteciperanno con navi e aerei: la Francia, la Germania, la Grecia che avrà a Larissa il comando operativo affidato al commodoro Vasilios Griparis e l’italia che avrà il comando tattico affidato al contrammiraglio Stefano Costantino sul cacciatorpediniere Caio Duilio, già nel Mar Rosso. L’UE non è affatto unanime: Paesi come la Spagna non partecipano mentre Danimarca e Paesi Bassi sostengono la missione Prosperity Guardian di Usa e Regno Unito, impegnata dal 12 gennaio anche in attacchi alle postazioni degli Houthi a terra. Le navi europee invece non colpiranno obiettivi in territorio yemenita.
La situazione è “rischiosa”, riconoscono fonti Ue, anzi da parte degli Houthi c’è un’escalation con l’impiego di droni sottomarini e l’abbattimento di un aereo spia Usa senza pilota: ieri hanno rivendicato a di aver affondato una nave britannica, ma la notizia ha avuto conferma. Per Aspides non sono ancora definite le regole d’ingaggio e il rapporto con la missione anglo-usa. Non risultano attacchi a navi europee non legate a interessi israeliani. Il problema, dice il ministro Guido Crosetto, è la “guerra ibrida che sta creando uno svantaggio competitivo per l’occidente" a favore di Cina e Russia. Il Parlamento discuterà di Aspides la prossima settimana.