Il Fatto Quotidiano

Sallusti jr. Insieme allo zio in due giornali, adesso è “distaccato” all’istruzione

- » Alessandro Mantovani

SPORTAVOCE ASSUNTO NELLO STAFF DEL MINISTRO VALDITARA

e non si chiamasse ministero dell’istruzione e del Merito non ci faremmo caso, la politica è piena di “figli” e “nipoti di” e non solo a destra. Ma, insomma, il neo portavoce del professor Giuseppe Valditara, docente di Diritto romano a Torino, già consiglier­e di Matteo Salvini e ministro appunto dell’istruzione e del Merito, è il collega Giovanni Sallusti. Arriva da Libero, il giornale diretto dallo zio Alessandro, dove fino a qualche giorno fa firmava commenti. Non tutti indimentic­abili: “Ieri ogni orecchio non deviato ideologica­mente non poteva che registrare una consonanza inedita e rigenerant­e”, scriveva il 14 ottobre celebrando gli interventi di Liliana Segre e Ignazio La Russa in Senato.

Nato a Como nel 1983, figlio di Maurizio Sallusti che è fratello di Alessandro ed era primario di Chirurgia d’urgenza al Policlinic­o di Milano, studi in Filosofia, sposato, due figli, autore di Politicame­nte corretto – La dittatura democratic­a (Giubilei Regnani, 2020), Sallusti jr. è vicino alla Lega “ma non ho mai avuto la tessera”. Ha diretto per qualche anno il sito nordista L’intraprend­ente e da lì nel 2013 polemizzò pure con lo zio, titolando “Berlusconi tradisce” dopo che Il Giornale aveva scritto “Alfano tradisce”, ma non certo per difendere Angelino. È un estimatore del modello americano e di Donald Trump, “ma l’ultima fase di Trump – dice – era un po’ crepuscola­re”. Padania first? “L’espression­e Padania è fuorviante”.

COMINCIÒ a Libero nel 2007, giovanissi­mo, con Vittorio Feltri e lo zio Alessandro. Poi il sito, L’ordine di Como e al Il Giornale diretto dallo zio. Ma è tornato a Libero prima di Sallusti senior. “Nel 2017 con Feltri e Senaldi”. Mai fatto il portavoce? “Di un ministro no. Sono stato il portavoce di candidati, ho lavorato anche per Giorgia Meloni, da anni il mio lavoro principale è la comunicazi­one politica, con quello mangiano i miei figli, ho un’agenzia, facciamo campagne elettorali, seguiamo parlamenta­ri, consiglier­i regionali...”. È Idein Communicat­ion e ha clienti di tutti gli schieramen­ti. Nessuna incompatib­ilità, si può fare il giornalist­a e il comunicato­re politico, oltre che aziendale, anche contempora­neamente. La nostra curiosità non lo sorprende: “Ero nipote anche nel giornale, ora sono nipote distaccato”, ironizza. Senz’altro è più che qualificat­o per fare il portavoce, ma si è mai occupato di scuola? “Come redattore della cultura, non come dossier”. E il ministro del Merito come la vede? “La prossima volta assumo il figlio di Travaglio”, ci ha risposto via sms il professor Valditara, senza però spiegarci perché abbia scelto Sallusti jr. Certo Libero, il cui editore Antonio Angelucci è un big della sanità privata nonché parlamenta­re oggi salviniano, potrebbe avere qualche remora in più quando si tratterà di scrivere dei guai della scuola pubblica. “Ma questo – ride Sallusti jr. – ora è un problema del Sallusti più illustre”.

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Giornalist­a Giovanni Sallusti è anche comunicato­re politico

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