Vaccini Il ritardo di Reithera è colpa di burocrazia e disorganizzazione
SALVE, VI Seguo quotidianamente e siete l’ unico giornale serio in circolazione. Leggo in queste ore di Reithera, il vaccino italiano che, per vari motivi (come i fondi che non arrivano) è molto indietro rispetto agli altri. Mi piacerebbe un vostro bel servizio sul perché di questa situazione. Cordiali saluti.
DOTT. CRISTIANO SPREA
GENTILE CRISTIANO, in realtà il “Fatto” si è occupato di Reithera proprio martedì. È vero quello che lei segnala. E cioè che l’azienda biotecnologica di Castel Romano, alle porte di Roma, ha iniziato la sperimentazione sull’uomo del vaccino anti-covid più tardi rispetto alle case farmaceutiche straniere. Lo studio di fase 2/3, denominato Covitar, è cominciato il 18 marzo scorso dopo l’autorizzazione dell’aifa, l’agenzia italiana del farmaco, e la valutazione positiva del comitato etico dell’istituto nazionale malattie infettive di Roma, lo Spallanzani, che collabora alla sperimentazione. Entro l’estate dovrebbero però arrivare i primi risultati e in autunno, sulla base della tabella di marcia fissata, è prevista la valutazione da parte di Ema, l’agenzia europea del farmaco, e da parte della stessa Aifa. Come lei sa parliamo di un vaccino a vettore virale, come quello di Astrazeneca e di Johnson&johnson. E come il vaccino russo Sputnik. Reithera, una delle poche aziende italiane dotate di un bioreattore (necessario per sviluppare vaccini), ha ricevuto finanziamenti pubblici sia dal Miur sia dalla Regione Lazio (8 milioni) e da Invitalia, che ha messo a disposizione 49 milioni di euro, dei quali 41,2 a fondo perduto, su un totale di 81 per il progetto di ricerca e di investimento industriale. Stanziamento con il quale Invitalia ha acquisito una partecipazione del 27% del capitale della società. Ma perché tanto ritardo, come lei giustamente rileva? Molto semplicemente per le caratteristiche del sistema Italia, rallentato da una macchina organizzativa e burocratica molto farraginosa che determina anche tempi lunghi dal momento in cui viene disposto il finanziamento al momento in cui le risorse arrivano effettivamente a destinazione. In questi giorni si è anche molto parlato del fatto che Reithera possa produrre vaccini basati sull’rna messaggero. E l’azienda proprio ieri ha dato la propria disponibilità. La buona notizia è che l’azienda ha la capacità di produrre fino a 100 milioni di dosi all’anno.
NATASCIA RONCHETTI