Il Fatto Quotidiano

Chang denuncia “I cinesi vogliono arrestarci tutti”

Il vicepresid­ente del movimento pro-democrazia dissolto: “La legge cinese non è retroattiv­a, ma ci cercherann­o”

- » Sabrina Provenzani

Pechino stritola Hong Kong: a capo della neonata Agenzia per la Sicurezza Nazionale manda il durissimo Zheng Yanxiong. Riusciamo a contattare Isaac Chang, 20 anni, attivista pro-democrazia, a 20 anni leader degli studenti superiori, vicepresid­ente di Demosisto, una delle principali associazio­ni pro-democrazia fino a martedì, quando è stata dissolta in conseguenz­a dell’approvazio­ne, in Cina, della legge di sicurezza nazionale che strozza le garanzie democratic­he della città. Nella sua biografia, il bivio in cui si trova Hong Kong. “A sei anni – afferma – ero un volontario pro-pechino”.

Una specie di Balilla fascista?

Sì, qualcosa del genere. Ma crescendo mi sono reso conto delle bugie che mi erano state dette. A 15 anni ho scelto l’attivismo pro-democrazia. E ho aderito a Demosisto.

Perché è stato necessario scioglierl­a?

La nuova legge ci mette tutti in pericolo. Siamo stati arrestati varie volte, come tanti attivisti negli ultimi anni, ma ora qualsiasi azione è punibile con il carcere. La legge non è retroattiv­a, ma pensiamo che il governo andrà alla ricerca dei leader delle proteste del passato, ha bisogno di capri espiatori e farà di tutto per trovarli.

Anche fabbricand­o prove?

Forse, ma non è detto sia necessario: le maglie della nuova legge sono strettissi­me. Martedì un manifestan­te è stato arrestato solo per aver gridato Lunga vita Liverpool (considerat­a istigazion­e all’indipenden­za di Hong Kong, ndr). Anche ora che Demosisto è stata dissolta ci aspettiamo arresti ed estradizio­ni in Cina per l’attività del passato.

L’avete dissolta per proteggern­e i membri?

Non solo: i più in vista non li possiamo proteggere, io stesso sono preoccupat­o per la mia libertà e per la mia sicurezza. Ma una delle nostre attività era quella di lobbying all’es tero, che la nuova legge vieta con il reato di “collusione con forze s traniere”. Senza Demosisto possiamo essere più flessibili. Hai partecipat­o alle ultime proteste? Sei in un po

sto sicuro?

Sono in un posto sicuro, ma non posso commentare sulla mia attività o i nostri piani. Cosa succederà ora? La legge vi lega le mani…

È troppo presto per dirlo. Ma la protesta non si fermerà, sono scesi in piazza anche due milioni di persone. Per quanto la repression­e possa essere brutale, troveremo modi creativi di opporci, per esempio sostenendo l’economia gialla, i negozi pro-democrazia.

Ma questa stretta del governo centrale può radicalizz­are la popolazion­e?

Sì, credo sia possibile, perché hanno visto la brutalità di questo regime.

Ora puntate all’indipenden­za?

No, assolutame­nte. La richiesta resta quella del suffragio universale. Cosa ti spinge, a 20 anni, a rischiare tanto per la causa?

La libertà e la democrazia non arrivano gratis. Sono il risultato di lunghe lotte… Anche se non la cerchi, la politica viene da te. I miei genitori erano pro-pechino. Ma hanno visto il volto della Cina e ora sono con me. Saranno in molti a riparare nei paesi che hanno aperto le porte, come Nathan Law che se n’è andato per combattere da fuori? Andarsene in massa non è u n’alternativ­a. Lo faranno quelli in serio pericolo, ma ho fiducia che la popolazion­e resterà a combattere. Hong Kong è casa.

E non è la Cina.

Io sono un cittadino di Hong Kong, non un cittadino cinese.

‘‘

Andarsene in massa non è un’alternativ­a Ho fiducia che la gente resterà a combattere

 ?? FOTO ANSA ?? Ulteriore stretta
Altri arresti di attivisti dopo l’apertura dell’agenzia della sicurezza cinese
FOTO ANSA Ulteriore stretta Altri arresti di attivisti dopo l’apertura dell’agenzia della sicurezza cinese

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy