In troppi in giro: mascherine obbligatorie in Lombardia
Più multe Nuova ordinanza della regione dove aumenta la mobilità: +2% in pochi giorni Misure non condivise da Protezione civile: “Basta mantenere la distanza”
Il calo dei contagi, e poi le giornate soleggiate e le festività alle porte. Sono circostanze che potrebbero spingere gli italiani a non rispettare le misure imposte per il contenimento del coronavirus. É successo in Lombardia dove rispetto a una settimana fa si è registrato un aumento della mobilità: 38% è il dato di venerdì, contro il 28% di domenica scorsa e il 36% medio degli altri giorni. “Non avevamo un dato così alto dal 20 di marzo – ha detto il vicepresidente della Regione Lombardia, Fabrizio Sala –. Negli ultimi giorni la mobilità è salita di più di 2 punti, che vogliono dire decine di migliaia di persone”. Il picco si registra da mezzogiorno alle quattro del pomeriggio. “Possiamo escludere - ha aggiunto Sala - che parte di quelle persone vanno a lavorare, perché dalle 12 alle 16 è chiaro che è una mobilità che riguarda anche persone comuni”. E pure il sindaco di Milano ammette: “C’è più gente in giro”. Non in tutte le Regioni però si è registrato un aumento della mobilità, come ad esempio nel Lazio, stando alle verifiche in Regione.
Oltre 8 mila sanzionati, triplo di venerdì scorso
In tutta Italia venerdì su 254.959 controlli effettuati, sono state sanzionate 8.187 persone, mentre 30 sono coloro che, contagiati, non hanno rispettato la quarantena e per questo sono stati denunciati. Il numero dei sanzionati - che dovranno pagare multe dai 400 ai 3 mila euro - è leggermente superiore a quello del giorno prima (giovedì ci sono state 7.659 multe), ma è triplicato rispetto allo stesso giorno della scorsa settimana quando su 210.365 controlli sono sanzionate 2.783 persone. Previsti dunque più controlli nel weekend, con posti di blocco all’uscita di tutti i caselli autostradali per fermare quanti si spostano per raggiungere le seconde case, come molti piemontesi e lombardi che nei giorni scorsi sono andati in Riviera.
“Dobbiamo evitare di cominciare a pensare che stiamo vincendo. Gli indicatori ci dicono solo che stiamo contendendo la portata”, ha detto il commissario straordinario Domenico Arcuri. E ha aggiunto: “Astenetevi dal pensare che sia già arrivato il momento di modificare o se volete tornate a normalizzare i vostri comportamenti”. Anche il ministro della Salute Roberto Speranza lancia l’allarme: “Il distanziamento è l’unica arma” finché “non si otterrà un vaccino” e i tempi “non saranno immediati”.
Il governatore Fontana: nuove regole da oggi
Intanto a livello regionale si introducono nuove regole. La principale novità arriva dalla Lombardia. Una nuova ordinanza del governatore Attilio Fontana introduce da oggi l’obbligo di indossare mascherine. “Ogni qualvolta ci si rechi fuori dall’abitazione - è scritto nell’ordinanza - vanno adottate tutte le misure precauzionali consentite e adeguate a proteggere sé stesso e gli altri dal contagio, utilizzando la mascherina o, in subordine, qualunque altro indumento a copertura di naso e bocca”. Così sarà dunque fino al 13 aprile, poi si vedrà. Nell’ordinanza di Fontana si stabilisce la chiusura nei giorni festivi e prefestivi, quindi anche il sabato, dei negozi che vendono computer, elettronica ed elettrodomestici, ma anche gli ottici e le ferramenta. Mentre i negozi di alimentari e di prima necessità dovranno fornire ai clienti “guanti monouso” e disinfettanti “per l’i g i en e delle mani”.
L’obbligo di indossare mascherine per ora non viene condiviso a livello nazionale: non verrà imposto alle altre Regioni. “La mascherina è importante se non si mantiene la distanza”, ha ribadito ieri il capo della protezione civile Angelo Borrelli. Il presidente del Consiglio superiore di sanità Franco Locatelli ha aggiunto: “Qu el lo delle mascherine è un argomento in cui non esistono evidenze fortissime, sappiamo che sono utili per prevenire il contagio da parte di un soggetto che positivo al Covid-19 considerando anche l’esistenza di una quota di asintomatici infettanti. La misura fondamentale rimane il rispetto del distanziamento sociale”.
Indice di contagiosità: raggiunto valore uno
8.187
Sanzionati venerdì in tutta Italia. Erano 2.783 la scorsa settimana
Ieri Locatelli ha anche spiegato: “Ci avete sentito spesso parlare dell’indice di RO, l’indice di contagiosità”, cioè quante persone infetta un positivo. L’obiettivo era abbassarlo a 1. Valore raggiunto, dice Locatelli, “ma vogliamo ridurlo sotto 1 per avere l’evidenza che la diffusione epidemica nel Paese si è quantomeno arrestata come incremento giornale”. È presto per alleggerire le misure finora adottate.